La principessa belga Elisabetta si aggiusta la mascherina - Reuters
Uno studio internazionale, pubblicato sulla rivista “Physics of Fluids” e condotto da un team di esperti di fisica delle goccioline dell'università di Toronto conferma che le goccioline che trasportano il Sars-CoV-2 viaggiano fino a una distanza dalla fonte che arriva a quattro metri, senza tenere conto dell’impatto del vento.
In Europa regioni e città hanno deciso di reintrodurre l’uso di mascherine.
Una mossa saggia se si considera che: "senza di esse la distanza sociale di uno o due metri potrebbe non essere sufficiente per impedire alle particelle di spostarsi da una persona all’altra", come si legge nello studio.
CAPRI
E’ sull’isola di Capri che è tornato l’ obbligo di mascherine all'aperto nel weekend fino al 31 luglio nelle giornate di venerdì, sabato e domenica, dalle 18.00 alle 4.00. Nel provvedimento del sindaco si legge che coprirsi di nuovo bocca e naso, anche fuori, è diventato obbligatorio perché la polizia municipale ha notato che: “l'arrivo simultaneo di turisti provenienti dalla terra ferma non garantisce il distanziamento sociale previsto dalle norme contro la diffusione del virus Covid-19 in vigore'".
REGIONE LAZIO
Anche Alessio D'Amato, assessore alla Salute della Regione Lazio, intervenuto su Radio1, all'interno del programma Centocittà, condotto da Ilaria Amenta, ha confermato che anche la sua regione potrebbe reintrodurre l’obbligo dell’uso delle mascherine.
Scopo: “affrontare due temi di assoluta priorità: gli assembramenti con relativa movida e i rientri negli aeroporti da alcuni paesi con alta incidenza virale”. Anche in questo caso, come a Capri, “il ritorno della copertura di naso e bocca dipenderà dal buon senso dei cittadini”, come ha confermato lo stesso assessore. D'Amato ha aggiunto:”Stiamo lavorando per far sì che si possano effettuare tamponi direttamente in aeroporto. Lo abbiamo già sperimentato per alcuni voli provenienti dal Bangladesh e rintracciato così oltre 240 positivi. Sull'eventuale blocco dei voli dagli Stati Uniti è una scelta di competenza del Governo".
Sempre in Lazio il governatore Nicola Zingaretti ha lanciato un appello ai sindaci perché limitino, con ordinanze, gli assembramenti. "Per ora non procederemo con un’ ordinanza su obbligo di mascherina, ma riprenderemo una forte campagna di informazione per invitare tutti alla responsabilità e a rispettare le regole”, ha detto Zingaretti
ANCHE IN AUSTRIA NASO E BOCCA DI NUOVO COPERTI
Torna l'obbligo di mascherine anche in Austria, a partire da venerdì in seguito a un nuovo aumento dei contagi da Covid. Dall'inizio del mese i nuovi malati sono più di cento al giorno. Il provvedimento vale nei supermercati, negli uffici postali e nelle banche. Saranno inoltre inaspriti i controlli per i viaggiatori provenienti dai Paesi balcanici, dato che molti dei nuovi casi sono
legati a persone in arrivo da Albania, Bosnia, Kosovo, Montenegro, Macedonia del Nord e Serbia. Chi arriva da questi Paesi dovrà mostrare il risultato di un test negativo e i casi sospetti dovranno sottoporsi a quarantena.
MESSICO: SI VA IN PRIGIONE SE NON SI METTONO LE MASCHERINE
A rendere le mascherine obbligatorie negli spazi pubblici, pena anche 36 ore di carcere e o una multa fino a 385 dollari, è il governo locale di San Miguel de Allende, a circa trecento chilometri da Città del Messico, dove due cittadini sono stati arrestati per essersi rifiutati di indossarle, trattenuti per 12 ore e multati per una cifra pari a 67 dollari. pari a 67 dollari.
Anche in altre zone del Messico si è fatta marcia indietro sulle riaperture e sull'imposizione delle mascherine perchè si continuano a registrare alti livelli di contagio del coronavirus. Il dipartimento della Salute ha riferito di 5.172 casi confermati in un giorno, che portano il totale ad almeno 350.000. Il numero di decessi è calato a 301, per un totale di almeno 39.500. A imporre limiti alla capienza degli hotel è lo Stato di Quintana Roo, mentre il resort di La Paz, in Bassa California, ha chiuso di nuovo le spiagge.
RESTA ALTO L'ALLARME IN FRANCIA
Cresce la preoccupazione per l'aumento di casi di contagi di Covid-19 in Francia dove le mascherine sono obbligatorie, in tutti i luoghi pubblici chiusi, da ieri. Vi sono decine di nuovi focolai in diverse regioni del Paese, finora risparmiate dalla pandemia. "Al momento gli indicatori non sono di colore rosso ma i numeri sono preoccupanti. In Francia la situazione può precipitare e trasformarsi in una Catalogna bis" ha detto alle emittenti Rmc e Bfmtv il presidente del Consiglio scientifico, Jean-Francois Delfraissy. Motivo principale di preoccupazione è l'insorgere di focolai importanti in zone che non erano state colpite durante la fase più acuta della crisi sanitaria, in particolare l'ovest del Paese.
"La Francia si trova su una cresta un pò instabile. I numeri non sono buoni, sono inquietanti" ha ripetuto più volte Delfraissy, consulente scientifico del governo. Per il presidente del Consiglio scientifico, al momento non c'è altra soluzione che "eseguire test a tappeto, circoscrivere i cluster in modo massiccio", proprio per evitare di trovarsi "in una situazione cha assomigli a quella della
Spagna, alla Catalogna dove hanno dovuto reintrodurre il lockdown".