Un'immagine di pazienti Covid nell'ospedale di New Delhi - Ansa-EPA/RAJAT GUPTA
Una maratona di solidarietà a favore del centro indiano di Shanti Ashram. Un convegno internazionale per raccogliere la cifra di 60mila euro con una raccolta fondi promossa da Università Cattolica e Cesi (Centro ateneo per la solidarietà internazionale). Infine il gesto inaspettato del Papa che ha deciso di donare la parte restante per raggiungere quella cifra. Non poteva avere una conclusione migliore “Marathon for solidarity”, il convegno internazionale online di ginecologi e pediatri di fama mondiale tenutosi oggi 15 maggio, promosso per aiutare il Centro Shanti Aram a Coimbatore, in India, e patrocinato dall’Università Cattolica e dal Centro di Ateneo per la Solidarietà Internazionale.
L’obiettivo dell’evento era appunto raccogliere 60mila euro per Shanti Ashram, un centro sanitario e sociale che attraverso una “banca del cibo” e strutture di assistenza medica e di formazione per l’imprenditoria femminile assiste 50 mila bambini e le loro famiglie, nei villaggi intorno alla città di Coimbatore, dove ha sede la struttura, nello stato del Tamil Nadu, all’estremo sud del subcontinente. L’idea di questa iniziativa di solidarietà nasce dalla professoressa Antonia Testa, docente di Ginecologia e Ostetricia all’Università Cattolica, campus di Roma, che due anni fa, durante un viaggio in India, incontra la dottoressa Kezevino Aram, pediatra, presidente dello Shanti Ashram.
«A Gennaio Kezevino mi ha contattato per una richiesta di aiuto – racconta Testa – Dopo 8 mesi di lockdown, mi ha detto, abbiamo esaurito tutte le nostre risorse, non ho mai visto tanta povertà’. Poiché Kezevino prevede che la situazione non si potrà sbloccare prima di giugno senza prevedere però una situazione così disastrosa a Maggio, stava cercando la copertura economica per far fronte al lavoro di assistenza e cura almeno per i prossimi cinque mesi, pari a circa 60mila euro».
Per aiutarla la docente della Cattolica ha deciso di coinvolgere colleghi e aziende in una "gynecological marathon for solidarity", ovvero un evento virtuale di circa 10 ore caratterizzato dal dialogo e dalla condivisione delle proprie esperienze. Circa venti colleghi esperti del settore, hanno abbracciato il progetto al fine di sostenere lo sviluppo delle comunità indiane in questa crisi pandemica, «ulteriormente aggrava dall’aumento esponenziale dei contagi e dei decessi in India dalla fine di febbraio».
Il convegno (in lingua inglese), è stato introdotto dalla relazione di Salvatore Mancuso, già ordinario di Ginecologia e Ostetricia all’Università Cattolica, sulla “storia della placenta”, indirizzata ad adolescenti per mettere in relazione il lato scientifico e quello umano della maternità e della nascita. Le conclusioni della maratona affidate al Rettore dell’Universita’ Cattolica Franco Anelli. Grazie a sponsor e a una gara di solidarietà tramite crowdfunding viene così raggiunta la cifra di circa 40 mila euro. Poi oggi una grande e inattesa sorpresa. La dottoressa Testa riceve una telefonata dall’Elemosiniere Cardinale Konrad Krajevski che comunica alla docente che il Papa ha deciso di donare la parte rimanente per raggiungere l’obiettivo della raccolta di 60mila euro che permetterà a Shanti Ashram di proseguire nelle attività di assistenza alla popolazione.