venerdì 11 luglio 2014
Il ministro della Pubblica amministrazione ha illustrato le linee guida del disegno di legge delega sulla riforma.
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''La possibilità di accedere a tutte le informazioni che ci riguardano da un pc, con un nostro pin, e di potere ricevere tutto ciò che si può al domicilio telematico o di residenza: è questo il primo punto, su cui vogliamo investire di più''. Così il ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, in conferenza a palazzo Chigi.

Nella legge delega di riforma della Pa "insistiamo molto sul rafforzamento della presidenza del Consiglio nel coordinamento delle politiche pubbliche, perché un governo non è un insieme di ministeri", ma un unico soggetto, ha aggiunto il ministro. 

''L'obiettivo'', ha detto ancora,è che ''un'amministrazione non possa più bloccare un'altra'' perché in ''quel momento sta bloccando un servizio e quindi la vita dei cittadini''. "Siamo in fase di coordinamento formale, aspettiamo la bollinatura del Mef. Ma sicuramente la prossima settimana" il testo della legge delega sulla Pa "arriverà in Parlamento, sapendo che alla Camera siamo impegnati con la conversione della prima parte della riforma", contenutanel decreto Pa, ha detto il ministro. "Inizieremo ad affrontare" iltesto della legge delega "a settembre - spiega Madia - perché primadobbiamo convertire il decreto". "Sono disposta a migliorare alcuni punti" del decreto di riforma della Pa, ma solo se si "rispetta lo spirito del provvedimento, che ha una forte ragione di equità e giustizia sociale" e risponde alla "necessità di dare sempre più opportunità a generazioni che ne hanno avute meno". A chi le domanda se si possano introdurre deroghe alla soppressione delle sedi distaccate del Tar, il ministro replica: "Solo se ci sono delle ragioni oggettive e non si può riuscire, senza sedi distaccate, a gestire in modo efficiente il contenzioso" su un determinato territorio. "Non ho una chiusura in questo senso. Ma voglio arrivare a valutazioni oggettive", spiega.

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