Obiettivo: condividere le buone pratiche. Parte da domani la nuova funzione della piattaforma Rousseau del Movimento 5 Stelle che servirà a mettere in comune gli atti delle amministrazioni locali, quelle governate
dal Movimento fondato da Beppe Grillo. Ma servirà anche da collegamento per chi, M5S, si trova all'opposizione. Sharing è la nona funzione che verrà attivata, insieme a quella che riguarda le leggi europee e nazionali, le leggi degli iscritti e le learning, per citarne alcune.
«La condivisione fa la forza - ha spiegato stamane in conferenza stampa Massimo Bugani, consigliere comunale a Bologna e responsabile di questa nuova "sezione". Sharing è un nuovo tassello funzionante da domani per condividere gli atti dei consiglieri regionali, comunali e dei sindaci e ci auguriamo dei futuri presidenti di Regione M5S». È «ciò che è più lontano da una segreteria di partito» perché consente
il coinvolgimento dei cittadini, ha detto ancora. «Siamo degli apri pista», ha sottolineato ancora Bugani. Ogni singolo eletto, visto che sharing al momento è aperto solo a costoro, a livello locale, «potrà aver come riferimento un comune per declinarne gli atti" su quello di appartenenza, ha aggiunto. «È una funzione che esploderà nei prossimi mesi», ha notato spiegando ancora che i diversi atti amministrativi potranno essere sottoposti a voto.
Che Rousseau sia «il cuore pulsante del Movimento», lo ha spiegato in conferenza stampa Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera. Sharing è una «funzione fondamentale che consente di creare una intelligenza collettiva» nel Movimento, mettendolo nelle condizioni di «crescere senza ricominciare tutto da capo ogni volta che si affronta un problema», ha osservato. È un sistema «in cui gli eletti possono scambiare informazioni», stimolare le istituzioni e prendere decisioni «attraverso la democrazia diretta», ha notato ancora ricordando che Rousseau vive delle donazioni «della gente che ci crede», «senza ricorrere a soldi pubblici» e che M5S e ancora una volta precursore «di un modo di fare politica diverso». «Qui - ha detto - non c'è niente di cerchio magico, al massimo c'è un sistema operativo magico e sono sicuro che sarà copiato da tanti altri».
Nella piattaforma Rousseau ogni funzione ha un responsabile di riferimento. Nello specifico: per il voto, responsabile è lo staff della Casaleggio; per la funzione Lex Nazionale, il deputato Manlio Di Stefano e la
senatrice Nunzia Catalfo; per Lex Regionale, Davide Bono; Lex Europa, David Borrelli; Scudo della Rete: Alfonso Bonafede; Attivismo, Paola Taverna; Fund Raising, lo staff Casaleggio; Sharing, Max Bugani e Marco Piazza; E-learning; Nicola Morra; Lex iscritti, Danilo Toninelli; Gruppi di lavoro (meet up), Roberto Fico e Alessandro Di Battista.