Per combattere le ludopatie, cioè le malattie da gioco d'azzardo patologico che contano tre milioni di italiani a rischio su 15 milioni di giocatori, sono necessarie "misure restrittive". In particolare si rende necessario "vietare l'accesso ai minori ai giochi d'azzardo con vincita in denaro nonché una ferrea regolamentazione della pubblicità mediatica su tv, radio e web". Lo ha detto il ministro della Salute
Renato Balduzzi in audizione in Commissioni affari sociali della Camera.La ludopatia affligge l'1-3% della popolazione adulta, con maggiore diffusione tra familiari e parenti di giocatori e in soggetti con un basso grado di istruzione.Secondo un'indagine della Regione Piemonte, "i giocatori d'azzardo sono in Italia circa 15 milioni nella fascia di età 15-64 anni. L'80% dei giocatori ha un profilo non a rischio; il 20% circa, pari a 3 milioni di persone, potrebbe invece essere a rischio, in misura differente, per tale disturbo: il 14,4% rischio minimo, il 4,6% rischio moderato; una quota pari allo 0,8% dei giocatori (circa 120.000 persone) risulta invece appartenere propriamente al profilo del giocatore patologico".Nel 2007 erano in cura presso i Sert 1.259 persone. Nell'ambito del ddl delega per la revisione del sistema fiscale, ha spiegato Balduzzi, "tra le altre materie trattate è prevista anche la delega per la revisione delle disposizioni in materia di giochi pubblici. Tra i criteri che dovranno essere osservati nell'esercizio della delega è prevista l'introduzione di specifiche disposizioni volte a prevenire ovvero a recuperare i fenomeni di ludopatia, a contrastare forme di pubblicità non conformi alle disposizioni vigenti, nonchè ad assicurare una efficace ed effettiva tutela dei minori dai rischi di attrazione verso i giochi con vincite in denaro".