mercoledì 10 ottobre 2012
L'esponente del Pdl è accusato di voto di scambio e concorso esterno in associazione mafiosa (dal 2009) per aver comperato 4mila preferenze, in vista delle elezioni del 2010, pagando 200mila euro a due esponenti della 'ndrangheta. La Guardia di finanza nella sede della Regione Piemonte e del Consiglio regionale delle Marche.
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L'assessore alla Casa della Regione Lombardia, Domenico Zambetti, è stato arrestato dai Carabinieri con l'accusa di aver comprato un pacchetto di preferenze per la sua elezione nelle Regionali 2010 da due esponenti della 'ndrangheta. L'esponente del Pdl è accusato di voto di scambio e concorso esterno in associazione mafiosa (dal 2009) per aver comperato 4.000 preferenze, in vista delle elezioni del 2010, pagando 200.000 euro a due esponenti della 'ndrangheta (50 euro per ogni voto). A suo carico vi sarebbero intercettazioni telefoniche che documentano le fasi del pagamento. L'arresto è stato chiesto dal pm della Dda Giuseppe D'Amico ed è stato disposto dal gip Alessandro Santangelo. Tra gli arrestati c'è anche Ambrogio Crespi, fratello dell'ex sondaggista Luigi Crespi. Complessivamente nell'ambito dell'inchiesta sono finite in carcere una ventina di persone.FORMIGONI REVOCA LE DELEGHE''Ho revocato le deleghe all'assessore Zambetti. Ciò di cui si parla è estremamente grave": lo riferisce, via Twitter il presidente della Lombardia Roberto Formigoni, dopo l'arresto dell'assessore regionale alla Casa. Formigoni non prende in considerazione l'ipotesi di lasciare la presidenza della Lombardia. Alle domande dei cronisti, a margine di un evento a Milano, su sue possibili dimissioni, il governatore ha risposto: "L'accusa è estremamente grave, riguarda l'assessore Zambetti che è già stato sollevato dal suo incarico".PISAPIA: NON SI PUO' ANDARE AVANTI COSI'''Dopo quest'ultimo fatto non si può più andare avanti così": è la risposta del sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, alle domande dei cronisti sull'opportunità che il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, si dimetta dopo l'arresto dell'assessore regionale alla casa, Domenico Zambetti.BOCCASSINI: PATTO CRIMINALEL'operazione che stamani ha portato in carcere l'assessore regionale lombardo Domenico Zambetti testimonia un "patto criminale tra un rappresentante delle Istituzioni e un gruppo della criminalità organizzata mafiosa". Lo ha spiegato il procuratore aggiunto di Milano Ilda Boccassini. Il politico, in base a questo passo, ha chiarito il magistrato, è diventato "un patrimonio dell'organizzazione mafiosa che da lui pretendeva favori". Il politico, in base a questo passo, ha chiarito il magistrato, è diventato "un patrimonio dell'organizzazione mafiosa che da lui pretendeva favori". Con l'inchiesta è stato dimostrato "per la prima volta" in Lombardia l'esistenza del voto di scambio e soprattutto si è applicato "l'articolo 416 ter del codice penale che punisce chi chiede i voti alle cosche e in cambio paga". Lo ha chiarito la Boccassini.SAVIANO: COSA DICE MARONI?''Zambetti: 200mila euro pagati alla 'ndrangheta in cambio di voti. Cosa dice Maroni? E chi firmò accusandomi di aver dato del mafioso al Nord?". Così Roberto Saviano commenta a caldo su twitter l'arresto dell'Assessore regionale della Lombardia Domenico Zambetti.CRESPI: UN ERRORE ARRESTO MIO FRATELLO''Un colossale errore", così il sondaggista Luigi Crespi ha definito l'arresto del fratello Ambrogio nell'ambito dell'inchiesta sulla 'ndrangheta che ha portato in carcere anche l'assessore regionale Domenico Zambetti. "Questa mattina intorno alle 5 - ha spiegato in una nota Crespi - hanno arrestato mio fratello Ambrogio. Poco fa le carte non erano ancora disponibili alle cancellerie, benché pare che girino già tra i giornalisti. Inoltre, nelle poche parole dedicate a lui nella conferenza stampa tenuta dagli inquirenti alle 11, Ambrogio è stato definito "noto sondaggista" e si sa che mio fratello non ha mai fatto sondaggi in vita sua, quindi non vorrei che avessero sbagliato persona! E' da quando è nato mio fratello che io vivo in simbiosi con lui, un'intesa perfetta, professionale e umana, che non ha mai avuto interruzioni".COSTI POLITICA: INDAGATI TRE CONSIGLIERI LOMBARDIAL'ex presidente del Consiglio regionale lombardo, Davide Boni (Lega), l'ex assessore Franco Nicoli Cristiani (Pdl) e il consigliere Massimo Buscemi (Pdl) sono indagati dalla Procura di Milano per peculato e truffa aggravata nell'ambito dell'indagine che ha portato oggi la Guardia di Finanza nella sede della Regione Lombardia. Nel corso delle perquisizioni effettuate questa mattina, secondo quanto si apprende, gli uomini della Guardia di Finanza hanno acquisito documentazione presso l'assessorato al Territorio e Urbanistica, l'assessorato alla Cultura e Giovani, la Presidenza e l'ufficio di Presidenza. I 13 INDAGATI DAL 2010Con l'arresto di Domenico Zambetti sale a 13 il numero di esponenti politici - fra Giunta e Consiglio - indagati dal 2010, inizio della legislatura al Pirellone. Proprio l'altro ieri, è stato condannato in primo grado a due anni e mezzo per falso e truffa il consigliere del Pdl Gianluca Rinaldin mentre la scorsa settimana è stato chiesto il rinvio a giudizio per varie ipotesi di reato, fra cui corruzione, per l'ex vice presidente dell'Aula, Filippo Penati, ex Pd. Questa sorta di 'elenco' stilato dai media per raccontare, in questi mesi, le vicende che intrecciano politica e giustizia in Regione Lombardia comprende il presidente Roberto Formigoni (Pdl), accusato di corruzione aggravata nella inchiesta sulla Fondazione Maugeri; l'ex presidente del Consiglio regionale, Davide Boni (Lega), accusato di corruzione; i due suoi ex vicepresidenti Penati appunto e Franco Nicoli Cristiani (Pdl, che, arrestato, si è dimesso dal Consiglio regionale), accusati a loro volta di corruzione; l'ex consigliere segretario Massimo Ponzoni (Pdl), arrestato a gennaio con varie accuse fra cui la corruzione e la bancarotta fraudolenta. Sia Boni sia Nicoli sia Ponzoni, fra l'altro, sono stati assessori regionali nelle Giunte precedenti. Indagati, al Pirellone, anche il consigliere del Pdl Angelo Giammario, ex sottosegretario di Formigoni, per corruzione; l'attuale assessore alla Sicurezza, Romano La Russa, accusato di finanziamento illecito; la consigliera Pdl Nicole Minetti, a processo per induzione e favoreggiamento della prostituzione anche minorile nell'ambito del caso Ruby. In un'inchiesta per tifo violento è, invece, stato coinvolto l'assessore leghista Daniele Belotti. Fuori ormai dalla politica, dunque senza alcun incarico, ma dentro questo 'elenco' ci sono l'ex consigliere leghista Renzo Bossi (dimessosi per l'inchiesta sull'uso dei rimborsi elettorali del Carroccio nella quale è accusato di appropriazione indebita) e l'ex assessore sempre leghista, Monica Rizzi, sospettata in passato di aver prodotto dossier proprio per screditare avversari interni di Bossi Jr.GDF IN REGIONE PIEMONTE PER APPALTO NUOVA SEDELa Guardia di Finanza è andata nella sede della Regione Piemonte per acquisire, su delega della Corte dei Conti, la documentazione relativa alla gara d'appalto per la realizzazione del nuovo palazzo della Regione. Si vuole approfondire tutto ciò che riguarda l'affidamento della progettazione della sede all'architetto Massimiliano Fuksas.GDF IN SEDE CONSIGLIO MARCHEAgenti della Guardia di finanza di Ancona si sono presentati nella sede dell'Assemblea legislativa delle Marche con un ordine di esibizione di documenti firmato dal procuratore della Repubblica Elisabetta Melotti. Il pm ha avviato un'indagine conoscitiva sulle spese dei gruppi consiliari e dei consiglieri, a partire dal 2008.
Stando a quanto si è appreso, nell'inchiesta non figurano al momento ipotesi di reato né indagati (si tratta di un fascicolo aperto secondo il modello 45). La Gdf, agenti in borghese del Comando provinciale e del Nucleo di polizia tributaria non sarebbero in possesso di un mandato di sequestro di atti, ma soltanto di 'esibizione' dei documenti, sia sulle spese dei gruppi consiliari, sia dei singoli consiglieri, fatte fra il 2008 e il 2012.
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