Il dg ricorda poi "di aver richiamato reti e testate a garantire il pluralismo e l'equilibrio nella presenza delle diverse forze politiche all'interno dei programmi di approfondimento informativo". Inoltre, fa sapere Gubitosi, "domani Silvio Berlusconi sarà ospite dell'edizione serale del Tg1 ma non ha avuto seguito la sua richiesta di essere ospitato a 'Porta a Porta' in prima serata, così come in una rubrica sportiva".Rendendo noto di aver ricevuto la missiva di Gubitosi, il presidente della Vigilanza, "d'intesa con il presidente dell'Agcom", afferma di avere "rinnovato l'invito al dg della Rai di rispettare nell'informazione e nelle presenze dei leader di partito durante la fase che precede l'entrata in vigore del regolamento della commissione di Vigilanza il criterio della parità di trattamento oltre che dell'imparzialità, in vista delle prossime elezioni politiche. A seguito di una lettera inviatami dal presidente e dal dg Rai nella quale si chiedevano alla commissione indicazioni per la gestione nelle reti e testate Rai nel periodo pre-regolamento, avevo già chiaramente fatto presente la necessità di osservare i criteri previsti dalle norme vigenti, con riguardo anche ai piccoli partiti".
Alla lettera di Gubitosi reagisce in Vigilanza l'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti, che non risparmia critiche: "Gubitosi dice che il Pdl ha utilizzato gran parte degli spazi, ma si tratta di una excusatio non petita visto che oggi è il 27 dicembre e questa è, quindi, la prima trasmissione (Unomattina, ndr) in periodo elettorale. Perchè dunque mettere le mani avanti? Perchè avere un atteggiamento negativo nei confronti di una situazione normale?". Bonaiuti ha stigmatizzato inoltre il trattamento "da figli e figliastri" tenuto nei confronti dell'attuale presidente del Consiglio, Mario Monti, sottolioneando che "è stato spostato il tg per la conferenza del presidente ed inoltre, faccio notare anche, il 5 dicembre scorso sono andate in onda ore ed ore di dichiarazioni di candidati e militanti del Pd. Senza contare che la Rai ha mandato inviati in varie sedi". Toni analoghi dal capogruppo dei senatori Pdl Maurizio Gasparri: "non siamo disposti a tollerare abusi di ruoli istituzionali a scopi di propaganda e, rispetto a questo, non saremo distratti. Da parte nostra ci sarà massima attenzione nei confronti di Monti". Anche il capogruppo Pdl in commissione di Vigilanza, Alessio Butti, ha duramente criticato i comportamenti dei media nei confronti dell'attuale premier: "Per la prima volta -ha scandito - ho assistito a una conferenza stampa di fine legislatura come in realtà il lancio di un nuovo leader, cui poi è seguita la soppressione del Tg2 per dare spazio ancora alla stessa conferenza stampa". Di opposto tenore, per quanto riguarda lo spazio concesso a Berlusconi, il commento del capogruppo dell'Italia dei Valori in Vigilanza, Pancho Pardi: "Aspettiamo il riequilibrio promesso dalla Rai e ci aspettiamo che anche le altre emittenti si comportino allo stesso modo", dice l'esponente dell'Idv, per il quale "lo spazio concesso a Berlusconi in questi giorni, per non parlare della sovraesposizione mediatica a cui è sottoposto lo stesso Monti negli ultimi mesi, sono un segnale allarmante di come sarà indirizzata la campagna elettorale. Gli altri leader di partito sono stati di fatto cancellati dal circuito informativo. Il riequilibrio dovrà cominciareda loro, a partire dall'Idv, vergognosamente esclusa da qualche mese alla partecipazione al dibattito politico".
Si fa sentire anche il segretario dell'Usigrai: "Positivo che il vertice di Viale Mazzini sia finalmente intervenuto per assicurare parità di trattamento per tutte le forze politiche negli spazi Rai", sottolinea Vittorio Di Trapani, ricordando che "il sindacato dei giornalisti della Rai aveva chiesto un impegno in tal senso nei giorni scorsi sul tema del pluralismo richiamato oggi anche dal presidente della Vigilanza, Sergio Zavoli". L'Usigrai chiede che "l'AgCom pubblichi con cadenza settimanale i dati relativi ( canali tv,radio e web ) ai tempi di parola di politici, partiti e movimenti che si candidano alla guida del Paese".