La legge sulla corruzione serve, anzi è "essenziale" all'Italia per essere competitiva: parola del presidente del Consiglio,
Mario Monti, che lo ha ripetuto al Forum Ambrosetti di Cernobbio. Una scelta non casuale, considerato che al Forum ha partecipato anche il segretario Pdl
Angelino Alfano. Proprio il Popolo della Libertà è il partito che pone più paletti sul disegno di legge che sarà martedì in commissione Giustizia al Senato. Lo stesso Alfano ha ricordato l'accordo fra partiti e governo del marzo scorso in base al quale si sarebbe dovuti procedere parallelamente sui tre dossier, aggiungendo che l'esecutivo deve "battere due colpi". Ma per il Pd, la capogruppo in Senato
Angela Finocchiaro, ha risposto che "volere legare l'approvazione dell'anticorruzione al Senato al provvedimento sulle intercettazioni e a quello sulla responsabilità civile dei magistrati inserito nella Comunitaria significa solo voler bloccare tutto". Pd e Udc sono i partiti che più sostengono il bisogno di approvare il testo. L'ex presidente della Camera
Pier Ferdinando Casini ha dichiarato che va fatto in questa legislatura e "non é accettabile un rinvio". Anche la Lega Nord chiede l'approvazione "in fretta" ma a una condizione, ha spiegato Roberto Maroni, cioé che non si ponga la fiducia.Di riforma "doverosa e migliorativa" ha parlato il presidente dell'Anm
Rodolfo Sanelli, convinto però che si debba"fare di più". Chi invece boccia il testo è l'Idv
Antonio Di Pietro è convinto che serva una legge ma che quella approdata in Parlamento non sia giusta. "Governo e Parlamento, che fino ad oggi non ci hanno voluto ascoltare - ha sottolineato -, sono partiti con il piede sbagliato". Però, l'ex pm ha anche ribadito la distanza dal partito di Berlusconi aggiungendo che "il progetto per limitare le intercettazioni e quello sulla responsabilità civile dei magistrati non hanno nulla a che vedere con la lotta alla corruzione".A spiegare i benefici della lotta alla corruzione, usando anche i numeri, è stato il ministro della
Giustizia Paola Severino. Secondo le stime della Banca Mondiale, ha ricordato, con una lotta efficace il reddito potrebbe salire del 2-4%. Anche per questo considera il provvedimento "urgente" e il governo "si spenderà moltissimo" per l'approvazione del testo che è stato già calendarizzato in Parlamento. La sottolineatura non è da poco visto che il Pdl vorrebbe che andasse di pari passo con quelli su intercettazioni e responsabilità civile dei pm, che invece non sono stati messi in calendario. Quando lo saranno il Governo darà il suo contributo perché "non ha tabù" ma "intanto bisogna vedere le fattibilità concrete. Abbiamo un provvedimento che è calendarizzato per martedì, che è già andato molto avanti e sul quale occorre confrontarsi ancora. Io sono disponibilissima", dice