La lotta contro il gioco d'azzardo continua in tutta Italia. Sono ormai quindici le Regioni che si sono dotate di una legge su misura, sperando di sconfiggere la proliferazione di nuove sale. Una legge contro le ludopatie e il gioco d'azzardo è stata approvata martedì scorso all'unanimità, dal Consiglio
regionale del Piemonte. Tra le novità più rilevanti del
provvedimento, la previsione di un Piano triennale integrato che prevede misure di prevenzione mirata i giocatori e le loro famiglie. Ad esempio informare i genitori e le famiglie sui
programmi di filtraggio e blocco dei giochi on line, prevedere
interventi di formazione e di aggiornamento, obbligatori dell'attività, per i gestori e il personale delle
sale da gioco e delle sale scommesse e pianificare campagne annuali
d'informazione sui rischi e sui danni derivanti dalla dipendenza dal
gioco. Sul fronte logistico per tutelare determinate categorie di
soggetti e per prevenire il disturbo
da gioco poi è vietata la collocazione di apparecchi per il
gioco in locali che si trovino ad una distanza, non inferiore a trecento
metri per i Comuni con popolazione fino a cinquemila abitanti e
non inferiore a cinquecento metri per i Comuni con popolazione
superiore a cinquemila abitanti da istituti scolastici di ogni
ordine e grado, centri di formazione per giovani e adulti,
luoghi di culto, impianti sportivi, ospedali, strutture
socio-sanitario, strutture ricettive per categorie protette,
luoghi di aggregazione giovanile ed oratori, istituti di
credito e sportelli bancomat, esercizi di compravendita di
oggetti preziosi ed oro usati, stazioni
ferroviarie. Entro novanta giorni dall'entrata in vigore della legge i
Comuni dovranno disporre limitazioni temporali all'esercizio
del gioco tramite slot machine per una durata non inferiore a
tre ore nell'arco dell'orario di apertura previsto. Vietato inoltre qualsiasi attività pubblicitaria relativa all'apertura
o all'esercizio delle sale da gioco, delle sale scommesse o
all'installazione degli apparecchi per il gioco.