venerdì 14 marzo 2025
Presentato a "Fa' la cosa giusta!" il dossier di Terre di mezzo sui percorsi a piedi. Sono 122mila i camminatori certificati, per 1 milione e 435mila pernottamenti. Un trend in continua crescita
In cammino sulla Magna Via Francigena, in Sicilia

In cammino sulla Magna Via Francigena, in Sicilia - @ G.Matarazzo

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L’Italia? Terra di santi, poeti e… camminatori. Possiamo parafrasare così quella celebre espressione guardando il trend che da diversi anni ormai interessa il mondo dei cammini e delle vie di pellegrinaggio nel nostro Paese. Nel 2024 sono stati 122 mila i camminatori italiani certificati attraverso le Credenziali (+21% rispetto al 2023), con 1 milione e 435 mila i pernottamenti (+6%). Sono i due dati più importanti che emergono dalla rilevazione annuale del dossier "Italia, Paese di Cammini", giunto all’ottava edizione, realizzato da Terre di mezzo (con la collaborazione preziosa, quest’anno, di Appennino Slow, di Walk+, della community di Cammini d’Italia e dell’Associazione Europea delle Vie Francigene) e presentati stamattina a "Fa’ la cosa giusta!", la fiera del consumo critico e solidale (fino a domenica 16 fra i padiglioni di Milano Rho, ingresso gratuito con registrazione sul sito falacosagiusta.org), nello spazio dei "Grandi Cammini". Un dossier che ha coinvolto quest’anno un campione eccezionale: 4.622 le risposte al questionario online con 35 domande che Terre di mezzo Editore ha promosso nel mondo dei cammini italiani, consentendo di avere statistiche sempre più affidabili per le istituzioni, gli appassionati e i territori al fine di poter programmare al meglio politiche, interventi e iniziative.

Tenendo conto che il 26 per cento di chi si mette in viaggio - secondo le risposte raccolte - non ritira la Credenziale (cioè il “passaporto” del pellegrino che consente di dormire lungo gli itinerari in ospitalità convenzionate e, soprattutto, di ritirare il Testimonium una volta arrivati alla meta) e che 23 (su 122) dei Cammini che hanno fornito i dati non hanno o non rilasciano tale documento, «possiamo dire che i camminatori del 2024 sono stati almeno 191.465 (erano 148 mila l’anno precedente). Un aumento del 29 per cento su base annua, rispetto al +24,4 per cento dell’anno precedente – evidenzia Miriam Giovanzana, direttore di Terre di mezzo, facendo scorrere i dati sulle slide, insieme a Isabella Pavan e Luca Dei Cas –. Segno che i cammini non sono più un “fenomeno” ma una realtà per molti territori con numeri in crescita di anno in anno. Numeri dunque sottostimati rispetto al reale, perché i camminatori sono molti di più, ma quelli raccolti sono gli unici dati affidabili e comparabili nel corso degli anni. E avere dei trend, misurare e comparare i dati disponibili, individuare le novità, fotografare le abitudini consolidate, è lo scopo di questa indagine annuale».

La fiera dei Grandi Cammini a 'Fa' la cosa giusta!', Milano

La fiera dei Grandi Cammini a "Fa' la cosa giusta!", Milano - @ Claudia Mazza

Quello dei cammini si conferma quindi un turismo in crescita, nonostante il 2024 non sia stato un anno facile per il clima in Italia: all’inizio una primavera particolarmente piovosa e poi una estate torrida con temperature record per diverse settimane avevano scoraggiato le partenze "on the road". Ma i numeri dicono che il trend di crescita è confermato. Semmai si sono accorciati i giorni in cammino: una media di 7,5 giorni contro i 9 del 2023. Eppure, nonostante questo, i pernottamenti totali sono in crescita, a dimostrazione che questo tipo di vacanza muove ormai economie significative e importanti per i territori.

Per l’indagine sono stati rilevati e interpellati 160 cammini (erano 138 l’anno precedente). All’indagine hanno partecipato, fornendo i dati di Credenziali e Testimonium, 122 cammini (erano 113 l’anno precedente). E se tutte le Regioni risultano attraversate da cammini regionali o interregionali (con una concentrazione in Emilia Romagna, Toscana e Lazio), da dove provengono i camminatori italiani? I dati del dossier ci dicono che arrivano soprattutto dal Nord Italia: il 31 per cento dalla Lombardia, il 14 e il 13 per cento dall’Emilia Romagna e dal Veneto, l’11 per cento dal Piemonte. Le motivazioni sono sempre la somma di diversi desideri e interessi. Nell’ordine: la possibilità di stare nella natura, di vivere un’esperienza interiore (alla ricerca del benessere mentale ed emotivo), migliorare il benessere fisico, conoscere il territorio e luoghi mai visti, incontrare nuove persone, fare nuove esperienze. Il 26 per cento si mette in cammino esplicitamente anche per motivi religiosi o spirituali. Il 26 per cento di chi percorre un cammino lo fa da solo o da sola, il 39 per cento in due, il resto in gruppo. Le donne sono il 51 per cento.

Il report di quest’anno ha realizzato un focus mirato sugli under 35 (che affollano in particolare la Via degli Dei): più sei giovane e più è importante che si tratti di una esperienza sfidante, che ci sia la possibilità di viverla con gli amici, e si è mossi soprattutto dalla curiosità. E per chi ha meno di 25 anni è decisivo che si tratti di una esperienza abbordabile dal punto di vista dei costi. Rispetto al più famoso e frequentato dei cammini in Occidente, il Cammino di Santiago de Compostela (dove lo scorso anno sono arrivati alla meta ritirando la Compostela, l’equivalente del nostro Testimonium, 499.232 persone), in Italia i camminatori sono un po’ meno giovani: il 32 per cento ha meno di 45 anni (il 47,7 per cento lungo il Cammino di Santiago), il 53 per cento è tra 46 e 65 anni (contro il 40,5 per cento) e il 15 per cento è over 65 (contro il 12 per cento).

La presentazione del Dossier 'Italia, Paesi di cammini' a 'Fa' la cosa giusta', fra i padiglioni di Rho Fiera

La presentazione del Dossier "Italia, Paesi di cammini" a "Fa' la cosa giusta", fra i padiglioni di Rho Fiera - @ G.Matarazzo

Per quanti giorni si cammina in un anno? Il 40 per cento cammina 2-4 settimane, il 23 per cento da 3 giorni a 1 settimana; il 22 per cento sta in cammino da 1 a 2 mesi; e c’è una fetta significativa di camminatori, il 15 per cento, che dichiara di passare in cammino più di due mesi (lungo diversi itinerari). Prima di partire si acquistano libri e guide (47 per cento), abbigliamento (40 per cento), attrezzature (39 per cento), scarpe (34 per cento). La sera, il 77 per cento dei camminatori si ferma a mangiare in un ristorante. Il 46 per cento dei camminatori dorme in B&B o appartamento, il 26 in ostello, il 16 in albergo o agriturismo, il 6 in ospitalità religiosa (ma il 30 per cento degli under 25 lungo la Via degli Dei sceglie di pernottare in tenda). Il 16 per cento spende al giorno meno di 30 euro, il 55 per cento tra 30 e 50 euro, il 24 per cento tra 50 e 100 euro, il 3 per cento oltre 100 euro.

Dal dossier, insomma, un vero e proprio identikit dei camminatori italiani (forse anche un po’ poeti e, chissà, santi).

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