giovedì 13 ottobre 2011
Nella notte le forze dell'ordine hanno sgomberato il presidio degli "indignati" vicino alla sede di Banca d'Italia. Nel capoluogo emiliano una studentessa è rimasta ferita alla bocca. Contuso un carabiniere. Proteste anche a Trento e Napoli.
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Alcune tende ancora piantate sulla scalinata del Palazzo delle Esposizioni, qualche ragazzo assonnato nei pressi: appare così questa mattina via Nazionale, dove nella notte le forze dell'ordine hanno sgomberato il presidio degli Indignati vicino alla sede di Bankitalia, situata poco lontano nella stessa via, che durava da ieri pomeriggio.Le forze dell'ordine hanno allontanato intorno alla mezzanotte i manifestanti del sit-in nei pressi della sede della Banca d'Italia a Roma.

Dopo alcuni momenti di tensione, con qualche spintone, i giovani 'indignati' sono stati portati via dalla sede stradale a uno a uno, e spostati sul marciapiede,  e poco dopo via Nazionale, chiusa da ore, è stata riaperta al traffico."INDIGNITI" DAVANTI BANKITALIA A BOLOGNA, UNA RAGAZZA E UN CARABINIERE FERITI

Dopo la tentata irruzione alla Banca d'Italia, e dopo l'invasione in un ufficio della Corte d'Appello, la protesta degli Indignati bolognesi, composta da studenti ed esponenti dei centri sociali, si è conclusa, verso le 13, in piazza Verdi, cuore della zona universitaria. I manifestanti si sono congedati scandendo ancora slogan contro il debito, contro la Banca d'Italia e il Governo. E si sono dati appuntamento alla manifestazione nazionale del 15 ottobre. "Oggi - ha tirato le somme Gianmarco De Pieri, del centro sociale Tpo - a una ragazza è stata spaccata la bocca. È salita in ambulanza con i denti rotti. Chiediamo aiuto ai fotografi e agli operatori, per capire chi è stato a colpirla. Presenteremo, attraverso i nostri legali, un esposto. Riteniamo che la persona responsabile oggi dell'ordine pubblico, non debba far più parte della squadra della Questura di Bologna"."Una ragazza è stata colpita, ferita alla bocca, siete vergognosi". Lo ha detto Gianmarco De Pieri, leader del centro sociale Tpo, con un megafono, durante la protesta degli 'indignati'. Sul posto è arrivata un'ambulanza per medicare Martina, 23 anni, con la bocca sanguinante. Dopo un ultimo lancio di uova e di palloncini di vernice contro il palazzo e contro le forze dell'ordine, gli 'indignati', studenti e gruppi dei centri sociali,sono partiti in corteo,per le strade del centro :"La giornata non finisce qui", hanno gridato.Quando il corteo ha tentato per la seconda volta l'irruzione nella banca, con l'intenzione di consegnare all'interno una copia della lettera che la Bce ha spedito al Governo, di nuovo c'é stata una carica in strada. Alla quale si è aggiunto un altro gruppo di poliziotti, attestato poco distante, che è andato contro i manifestanti prendendoli, oltre che di fronte (cioé dall'ingresso del palazzo), anche da un lato, in mezzo alla strada. Di nuovo sono partite le manganellate. Dagli studenti c'é stato un lancio di oggetti. Nel parapiglia è rimasto contuso anche un carabiniere.Inneggiando al 'default' e al grido di "vi pignoriamo" la manifestazione degli 'Indignati' bolognesi ha invaso l'ufficio notifiche, esecuzioni e protesti della Corte d'Appello, in vicolo Monticelli, cuore del centro storico. Dopo essere saliti al primo piano del palazzo, utilizzando come ariete un paletto di metallo, alcuni manifestanti hanno sfondato il portone dell'ufficio notifiche. Sono entrati e hanno preso documenti, registri e cartellette e li hanno strappati e lanciati da una finestra. Tutto è avvenuto davanti ai dipendenti, allibiti. "Dove c'erano lavoratori che rischiavano la propria incolumità - hanno spiegato questi ai cronisti - , non c'era nessuno. Avevamo chiamato la polizia. Ci doveva essere". La manifestazione, poi è di nuovo proseguita con un corteo, scortata da polizia municipale e agenti della Digos.PROTESTA DAVANTI A SEDE BANKITALIA TRENTOUno striscione con la scritta: "Noi il debito non lo paghiamo. Il 15 ottobre a Roma" davanti alla sede della Banca d'Italia di Trento è stato steso stamani dagli 'indignati', che annunciano così la partecipazione all'appuntamento nella capitale e affermano "il diritto di decidere per costruire l'alternativa" alla crisi. Sono stati alcune decine, in rappresentanza del 'Coordinamento 15 ottobre', a distribuire volantini e a spiegare al megafono le ragioni della protesta, sotto lo sguardo delle forze dell'ordine, ma senza tensioni. Tra gli aderenti al coordinamento ci sono persone del centro sociale Bruno di Trento, del collettivo della facoltà di Sociologia dell'università e sindacalisti, "ma non sono le etichette che vogliamo portare nel movimento, bensì ricette alternative a quella della Bce. Il debito non deve pagarlo il popolo: sono le banche a dovere rivedere il loro sistema". "E il Trentino non é immune - hanno aggiunto - dalla crisi perché le risorse sono da usare meglio, a iniziare dal tesoretto accantonato per il tunnel del Brennero: non se ne faccia la Tav, ma si usino le risorse per scuola, precarie sviluppo".NAPOLI: GIOVANI MANIFESTANO DAVANTI SEDE BANKITALIAUna cinquantina di giovani - "Draghi Ribelli" - da questa mattina presidia la sede della Banca d'Italia a Napoli, in via Cervantes, in contemporanea con altre manifestazioni in corso in Italia. Davanti alla sede è stata allestita anche una piccola tenda, simbolo degli 'indignados' europei. I manifestanti individuano come responsabili della crisi economica le banche e gli istituti finanziari del Paese. Al grido 'noi la crisi non la paghiamo' si sono poi diretti verso la sede della Bnl nella vicina via Toledo occupandola per alcuni minuti. Non si sono registrati incidenti o scontri. I manifestanti, dopo la protesta lla Bnl, sono poi tornati davanti alla sede della Banca d'Italia urlando slogan ed esponendo cartelli con scritte contro il governatore e contro gli istituti finanziari.
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