«Ho accettato sentendo sulle spalle una grande responsabilità perchè questa situazione inedita e fragile non può continuare. Il Paese sta aspettando un governo". Lo ha detto Enrico Letta dopo aver accettato con riserva l'incarico per formare il governo. È salito al Colle ieri alle 12.30 con la sua auto dopo la convocazione del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha individuato nel vicesegretario dimissionario del Pd il nome a cui affidare il prossimo esecutivo «di servizio».«Soddisfazione e serenità», le prime parole di Napolitano, che ha sottolineato la «fiducia» nell'incaricato e che si aspetta la «cooperazione di tutti» «Mi metto in questo impegno perchè penso che il paese ha bisogno di risposte specie quella parte del paese che soffre che ha bisogno di lavoro che non c'è, le imprese che chiudono i giovani che vanno via dal paese. Bisogna dare una risposta all'emergenza giovani e questa sarà una priorità», ha subito spiegato Letta. «Il secondo tema è come dare risposte attraverso una politica credibile». Pierluigi Bersani ha commentato con grande soddisfazione l'incarico a Enrico Letta. "Bene, benissimo" ha detto l'ex segretario Pd entrando alla sede del partito. Soddisfatto si è detto anche Giuliano Amato, l'altro nome forte circolato tutto ieri e fino alle prime ore di oggi riguardo alla scelta che avrebbe fatto Napolitano.«Il mio grande impegno sarà a far sì che da questa vicenda possa uscire una politica italiana diversa con riforme istituzionali per ridurre il numero dei parlamentari, cambiare il bicameralismo e una nuova legge elettorale». Così il premier incaricato. All'annuncio della convocazione, però, i primi rumors in casa Pdl, con questa nota di Alfano: "Non intendiamo pagare altri prezzi per la nostra lealtà e ribadiamo che o il governo è forte, politico, con i tecnici abbiamo già dato, duraturo e capace di affrontare la crisi economica oppure, se si tratta di un governicchio qualsiasi, semibalneare, lo faccia chi vuole, ma noi non ci stiamo".Pronta la risposta di Letta: «Domani nelle consultazioni parleremo con tutti, con il pdl in primis. Questo governo non nascerà a tutti i costi, nascerà se ci saranno le condizioni». Poi la promessa: «Sarà un governo di servizio al Paese, l'obiettivo è anche quello di moralizzare la vita pubblica del paese che ha bisogno di nuova linfa».E poi, sui nomi del prossimo esecutivo: «Totoministri impazzirà - ha chiosato letta - ma dirò tutto quando, se scioglierò la riserva, riferirò al presidente della Repubblica».«Non ci sono alternative al successo». Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano spiega la mission del futuro governo ricordando le parole da lui rivolte al Parlamento in seduta comune lunedìscorso. «È essenziale in questa fase nella quale ci sono ancora ricadute polemiche di stagioni precedenti che si affermi un clima di massimo rispetto reciproco tra le forze politiche impegnate a collaborare alle formazione del governo».Intanto il M5S conferma che prenderà parte domani alle consultazioni del premier incaricato Enrico Letta. All'incontro andranno i capigruppo di Camera e Senato, Roberta Lombardi e Vito Crimi.
Il capo dello Stato ha scelto, «soddisfatto e sereno». Bersani: «Bene, benissimo». Il premier incaricato: «Priorità a giovani e disoccupazione», ma governo «nascerà se ci saranno le condizioni». Il Pdl: non a «governicchio». Oggi le consultazioni. Napolitano: ora cooperazione da parte di tutti.
FOTOCRONACA Dall'arrivo al Quirinale in auto al «sì con riserva» | IL VIDEO Le parole di Napolitano
LA BIOGRAFIA Letta, dai Popolari ai vertici del Pd, con l'Europa nel Dna (di Annalisa Guglielmino)
Resa dei conti nel Pd. Lo sguardo del Colle soffoca lo scontro (di Roberta D'Angelo)
FOTOCRONACA Dall'arrivo al Quirinale in auto al «sì con riserva» | IL VIDEO Le parole di Napolitano
LA BIOGRAFIA Letta, dai Popolari ai vertici del Pd, con l'Europa nel Dna (di Annalisa Guglielmino)
Resa dei conti nel Pd. Lo sguardo del Colle soffoca lo scontro (di Roberta D'Angelo)
© Riproduzione riservata