domenica 14 dicembre 2014
A compensazione della sanatoria per i centri non autorizzati collegati all'estero si chiederebbe un versamento aggiuntivo di 500 milioni ai concessionari.
Stabilità, congelate le tasse sulla casa
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Puntuale, almeno a sentire il sito specializzato Agipronews, arriva al Senato la sanatoria sul gioco d’azzardo proprio mentre l’esame della Legge di stabilità si avvia verso il traguardo finale. E i termini sono quelli già anticipati da Avvenire e sui quali il governo ha sempre evitato qualsiasi conferma e qualsiasi smentita: vengono legalizzati i centri scommesse non autorizzati, quelli collegati all’estero, praticamente il 65 per cento dei punti attivi sul territorio nazionale. Il condono dovrebbe portare risorse fresche all’Erario tali da condurre all’eliminazione completa del previsto aumento del Prelievo unico  (Preu), sul quale aveva messo la lente anche Bruxelles. A 'compensazione' della sanatoria, si chiederebbe un versamento aggiuntivo annuo di 500 milioni ai concessionari. Inoltre si anticipa al 2015 la gara del Lotto. Nella relazione tecnica all’emendamento il governo offre un’opportunità di redenzione agli operatori non regolari». Si potrà aderire alla sanatoria entro il 31 gennaio 2015 e versando 10mila euro in due rate. Allo stesso tempo, sale da mille a 5mila euro la multa per chi viene beccato fuori norma. Scegliere il condono vuol dire mettersi in regola fino al 2016, quando scadono le concessioni.

L’intera partita delle tasse versate da consessionari ed esercenti viene rinviata alla delega fiscale. Verrebbero invece inasprite le sanzioni previste per le slot machine scollegate dalla rete legale e i totem - terminali irregolari che consentono di giocare online su siti non autorizzati - . Per ogni slot non collegata e per ogni totem la multa arriverebbe a 3mila euro al giorno, per un incasso che il governo avrebbe stimato in circa 540 milioni. Riepilogando, dice la relazione tecnica in possesso di Agipronews, «il complesso delle disposizioni previste dall’emendamento governativo determinerebbe un maggior gettito complessivo di 937 milioni di euro». Come detto, l’emendamento prevede anche l’anticipo al 2015 della gara del Lotto. La durata della concessione dovrà essere di 9 anni, la selezione si baserà «sul criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa e, quanto alla componente prezzo, base d’asta per le offerte al rialzo di 700 milioni di euro». Nel 2015, comunque, si punta a fare cassa dal settore per 730 milioni con un combinato disposto di misure che, accanto alla riduzione del Preu, prevede però anche dei tagli all’aggio. Il margine che va a beneficio del concessionario si riduce infatti dal 6,36 per cento al 6 della raccolta. 

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