Un bonus bebè per rendere più pesanti le detrazioni in busta paga per i figli a carico. Il pacchetto- natalità entrato in Cdm vale 500 milioni di euro, dovrebbe premiare chi ha avuto o avrà un bimbo nel triennio 2013-2015 e potrebbe riguardare gli stessi destinatari degli 80 euro, ovvero i lavoratori sino a 26mila euro lordi annui. Il provvedimento è stato portato al tavolone dei ministri da Beatrice Lorenzin con il placet di Matteo Renzi, che ne aveva parlato lunedì davanti agli industriali di Bergamo. Ma non si può dare per certo che sia stato approvato, dato il protrarsi del Consiglio dei ministri sino a tarda sera. La proposta iniziale del ministro della Salute era però diversa: una sorta di carta- bebè con una somma da spendere sino ad una certa fascia di reddito, sul modello della social card di Tremonti. La soluzione verso cui si è indirizzato l’esecutivo forse è più agevole dal punto di vista tecnico, ma taglierebbe fuori per l’ennesima volta gli incapienti, esentati dall’Irpef. Lorenzin ha annunciato ieri anche una riforma della compartecipazione alla spesa sanitaria in base al reddito, insomma una rivisitazione del ticket, assicurando che sulle esenzioni per l’acquisto di farmaci conterà anche la presenza di figli in famiglia. L’intesa con i governatori dovrebbe essere chiusa entro il 31 dicembre. In Cdm è giunta anche la proposta, scritta dal sottosegretario all’Economia Enrico Zanetti, di reintrodurre le detrazioni standard di 200 euro sulla Tasi, con quelle aggiuntive di 50 euro per ogni figlio fino ai 26 anni. L’ipotesi è in competizione con quella, preferita da Renzi, di riscrivere completamente la fiscalità municipale introducendo una vera imposta unica. Ma non è detto che le due cose non possano confluire. Dipenderà dai saldi della manovra e dalle coperture. La confusione degli ultimi giorni sul tema famiglia non permette di comprendere se è saltata del tutto un’altra delle ipotesi in ballo, quella di estendere ai nuclei monoreddito sino a 35mila euro lordi e con 3 figli a carico il bonus da 80 euro stabilito del decreto-Irpef.