martedì 30 luglio 2024
Questa nuova strategia terapeutica è stata pubblicata il 15 luglio 2024 sulla prestigiosa rivista internazionale "Experimental Dermatology"
Cure innovative all'Idi-Irccs di Roma

Cure innovative all'Idi-Irccs di Roma - Archivio

COMMENTA E CONDIVIDI

Le ulcere croniche agli arti inferiori colpiscono l'1%-2% della popolazione, persistendo per oltre sei settimane e non mostrando segni di guarigione dopo tre mesi nonostante la terapia. Queste ulcere sono caratterizzate da forti dolori e limitazioni lavorative e sociali, spesso costringendo i pazienti all'immobilizzazione a letto. La causa della persistenza e mancata guarigione di queste lesioni è quasi sempre dovuta a sovrainfezioni batteriche, in particolare da parte dello pseudomonas aeruginosa, un batterio particolarmente pericoloso poiché resistente agli antibiotici. All’Idi-Irccs, Istituto Dermopatico dell’Immacolata - Istituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico di Roma, ci si occupa da tempo della cura di questa grave e debilitante patologia. Gli studi in questo campo e l’uso di un innovativo protocollo terapeutico per le ulcere croniche degli arti inferiori messo a punto dal dotto Corrado Cirielli, titolare dell'incarico di Alta Specializzazione per la cura del Linfedema e Flebolinfedema, e dai suoi collaboratori presso l’IDI, hanno ottenuto il riconoscimento della comunità scientifica internazionale. Questa nuova strategia terapeutica è stata pubblicata il 15 luglio 2024 sulla prestigiosa rivista internazionale Experimental Dermatology (disponibile al link: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/39005164/).

Lo studio, condotto presso l’Idi-Irccs di Roma in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, l’Università degli Studi di Salerno e Kelyon di Napoli, ha previsto una prevalutazione delle infezioni nelle ulcere degli arti inferiori. Tra il 2018 e il 2022 infatti sono stati raccolti 3.798 campioni da ulcere alle gambe di 2.239 pazienti. L'80% dei campioni ha mostrato colonizzazione batterica e circa un terzo delle lesioni ha mostrato infezione da pseudomonas aeruginosa resistente ai farmaci, ma sensibile alla tobramicina nella maggior parte dei casi. Cirielli, responsabile dello studio clinico, riferisce: «Cinque pazienti con ulcere croniche molto gravi e avanzate persistenti da più di tre anni infette da pseudomonas aeruginosa sono stati trattati, seguendo un protocollo off-label, con unguento contenente tobramicina (0,3%) applicato giornalmente, mostrando un immediato miglioramento e guarigione entro 3 mesi. Già dall’inizio del trattamento la riduzione dell'infiammazione e del dolore, segni evidenti del processo di guarigione, ha fatto ben sperare i pazienti che, dopo anni di cure non risolutive, questa potesse essere la cura adatta alla loro grave patologia. In tutti i casi esaminati il nuovo protocollo di cura ha portato all’eradicazione dello pseudomonas aeruginosa dalle ulcere».


«Questo trattamento innovativo e di facile utilizzo può rappresentare un passo importante verso una terapia domiciliare efficace delle ulcere infette da pseudomonas aeruginosa , migliorando in maniera significativa la gestione dei pazienti, la loro qualità di vita e riducendo i costi sociali di questa patologia, aiutando per prevenire le malattie ospedaliere. I risultati appena pubblicati a livello internazionale sono molto incoraggianti e potrebbero cambiare la pratica clinica per questi pazienti. Questi risultati suggeriscono una nuova applicazione terapeutica finora inesplorata per un antibiotico topico utilizzato in questa formulazione solo per applicazioni oftalmiche. Presso l'Idi di Roma sta iniziando uno studio sull'efficacia di questo trattamento su un numero più grande di pazienti affetti da ulcere delle arti inferiori, mettendo a disposizione un centro multidisciplinare sotto la guida del responsabile dello studio. Presso il nostro Istituto, infatti, si effettuano tutte le fasi dalla ricerca all'applicazione clinica, garantendo un approccio integrato e completo», ha sottolineato la dottoressa Annarita Panebianco, direttrice sanitaria dell'Idi.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: