venerdì 9 marzo 2012
​Dopo l’intervento del presidente Schifani le Commissioni riunite Giustizia e Finanze sono al lavoro su ben quattro disegni di legge: già la prossima settimana sarà pronto un testo unificato.
LA LETTERA Schifani ad Avvenire: corsie privilegiate per misure incisive
LA STORIA «Noi malati di gioco, mai guariti definitivamente»
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All’indomani del forte messaggio del presidente Schifani, il Senato avvìa il dibattito sul gioco d’azzardo. Le commissioni riunite Giustizia e Finanze sono al lavoro su quattro disegni di legge: la prossima settimana sarà pronto un testo unificato che, come promesso dal presidente del Senato, troverà per il suo iter «corsie privilegiate». «È caduto il muro di silenzio omertoso sull’epidemia sociale del gioco d’azzardo», esulta Raffaele Lauro del Pdl. «C’è la volontà condivisa di lavorare velocemente – conferma Luigi Li Gotti dell’Idv – anche se già sappiamo che, dietro al voto unanime un mese fa al Senato, troveremo resistenze, pur mascherate da ipocrite buone intenzioni». La battaglia è cominciata: il buco nero del gioco legale l’hanno scorso ha fagocitato 76 miliardi. Con stime di un introito doppio di quello illegale. E la Consulta nazionale delle 28 fondazioni antiusura plaude all’impegno del governo di porre un argine al gioco, in una lettera del segretario, monsignor Alberto D’Urso, al ministro della Salute Renato Balduzzi.Dei quattro testi all’esame, due sono di Lauro, uno di Li Gotti e uno di Luigi De Sena del Pd. «Sono tre anni che conduco questa battaglia» dice il senatore Lauro. «Ora lavoriamo a un testo unico – spiega – che affronti in modo organico le varie sfaccettature: tutela dei minori e dei ludopatici, divieto di pubblicità ingannevole, controlli preventivi contro le infiltrazioni della criminalità nelle aziende del gioco». Lauro sottolinea l’importanza di introdurre in Italia l’obbligo per i gestori dei locali di allontanare giocatori compulsivi e minori. «Negli Usa l’ha chiesto la Corte suprema – spiega – e ha una forte deterrenza: a Las Vegas hanno il terrore che nelle sale vengano individuati ragazzi e ludopatici dichiarati: se le famiglie chiedono un risarcimento rischiano la chiusura».Il senatore del Pdl chiede poi «la trasparenza assoluta sulla proprietà ultima delle società e delle holding che chiedono concessioni». Per Lauro, ex commissario di governo antiracket e antiusura, «siamo a una svolta, ma i nemici sono in agguato: hanno tentato di avvicinarmi in ogni modo, io li invito a venirmi a parlare in commissione antimafia. Non cerco scandali, ma è noto che ci sono parlamentari che hanno figli e nipoti intestatari di sale gioco».Li Gotti sottolinea l’importanza di estendere a tutte le società estere di gioco online gli obblighi di certificazione antimafia. Così come la tracciabilità del denaro nei casinò, «che usa il cambio in fiches per ripulirlo». Da unificare poi la tassazione sui giochi: «Oggi – spiega – lo Stato incassa sempre meno mentre la gente gioca di più. Perché calano quelli più tassati, come il Lotto, in favore di altri». Alla Camera intanto Futuro e libertà chiede un giro di vite alla pubblicità dei giochi. Anche prevedendo, propone il gruppo finiano, «la "consapevolezza" nel gioco, magari con una targa sulla slot machine in cui si dice "hai una possibilità su 10 milioni di vincere"».
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