mercoledì 5 giugno 2024
Il governo ha indicato il prefetto di Latina, Maurizio Falco. L'obiettivo è agevolare l'utilizzo dei 200 milioni previsti dal Pnrr per il superamento degli insediamenti abusivi di braccianti immigrati
Un'immagine del ghetto della Capitanata, in Puglia

Un'immagine del ghetto della Capitanata, in Puglia

COMMENTA E CONDIVIDI

Finalmente, con forte ritardo, il governo ha nominato il commissario per il superamento degli insediamenti informali, i ghetti dove vivono indegnamente migliaia di braccianti immigrati. Si tratta del prefetto di Latina, Maurizio Falco. Lo ha deliberato il Consiglio dei ministri di martedì, su proposta del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Come scritto da Avvenire sabato scorso, sulla base della denuncia della Flai Cgil, il commissario era previsto dal decreto legge n.19 del 2 marzo 2024, e doveva essere nominato entro 30 giorni, ma i termini sono abbondantemente scaduti. Eppure questa nuova figura è molto importante.

Nel comunicato della Presidenza del Consiglio si legge che l’incarico è il “superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura”. In realtà, ed è qui l’urgenza, deve agevolare l’utilizzo di 200 milioni di euro previsti dal Pnrr proprio per il superamento dei ghetti e assegnati ai Comuni dove si trovano questi insediamenti. Ancora non utilizzati, malgrado molti comuni abbiano inviato i progetti. Il commissario, come si legge nel decreto n.19, intitolato “Ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza”, viene nominato in base alla norma prevista dal decreto 77 del 2021. Si tratta dei poteri sostitutivi in caso di mancato rispetto da parte delle regioni, delle province e dei comuni degli obblighi e impegni per l’attuazione del Pnrr.

In altre parole, nel caso dei ghetti, secondo il governo i Comuni sarebbero in ritardo, secondo l’Anci il ritardo sarebbe invece del Governo. Fatto sta che ora il commissario è arrivato. Ma con una novità. Era previsto che la scelta avvenisse “su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali” che è competente sul tema caporalato e sfruttamento. E infatti, si leggeva ancora nel decreto, “opera presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali”. Ma nel comunicato di Palazzo Chigi si legge che la nomina è arrivata “su proposta del ministro dell’Interno”.

Da tema sociale la questione superamento dei ghetti diventa questione di polizia? Ricordiamo che dal settembre 2018 i prefetti di Caserta, Foggia e Reggio Calabria, sono commissari straordinari di governo per le aree dove si trovano alcuni dei più grandi e drammatici ghetti, e proprio per il loro superamento. Ma con scarsi risultati. Ora arriva un commissario nazionale. Come si coordineranno? Molto critico il commento di Jean-René Bilongo, Capo Dipartimento Inclusione della Flai Cgil. “Temiamo che si tratti di uno stratagemma per cambiare la destinazione d’uso dei 200 milioni”. Al prefetto Falco, aggiunge, “a cui vanno i nostri auguri di buon lavoro, chiediamo sin d’ora un incontro urgente, nell’interesse delle decine di migliaia di donne e uomini costretti a vivere al di sotto delle soglie minime di dignità”.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: