giovedì 11 ottobre 2012
Dopo l'arresto dell'assessore, il numero uno del Pirellone incontra Alfano e Maroni a Roma. «Resto al mio posto e cambierò la giunta per dare un segnale di discontinuità».
Alfano e Maroni: «Restiamo uniti, la tempesta è solo all'inizio»
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Si è tenuto a Roma, nella sede del Pdl, il vertice tra Roberto Maroni e Angelino Alfano sul "caso Lombardia" scatenato dall'arresto dell'assessore Domenico Zambetti per voti di scambio con la 'ndrangheta. In mattinata ha partecipato anche il governatore Roberto Formigoni, che è tornato in via dell'Umiltà nel pomeriggio. "Io non ho fatto nessun errore. La mia Regione è l'unica che ha i conti in ordine" ha risposto Formigoni a chi gli chiedeva se avrebbe dato le dimissioni. E poi nel pomeriggio ha ribadito:  "Ci sono sempre io, non mi dimetto". E ha aggiunto: "Indipendentemente da tutti, siccome il presidente eletto sono io e voglio dare risposte ai cittadini lombardi, ci sarà una forte discontinuità che metterò in atto nei prossimi giorni: una riduzione molto forte della giunta che sarà rinnovata nella composizione".Un'intenzione ribadita in serata, nella conferenza stampa insieme a Maroni e Alfano: "La giunta regionale lombarda è azzerata. Nei prossimi giorni ne farò una nuova e ridimensionata nei numeri". Soddisfatto Maroni: "E' quello che avevamo chiesto, ora andremo avanti". E ha aggiunto: "Vogliamo tenere fuori la 'ndrangheta dalle istituzioni. Si è trattato di un brutto episodio che ci ha segnato al quale abbiamo preso le contromisure". Alfano, da parte sua, ha confermato a Formigoni fiducia politica e personale, invitando a "non fare di un'erba un fascio". Poi ha dichiarato "tolleranza zero" per chi si avvicina ai clan mafiosi. "Le accuse a Zambetti sono gravi, infatti da ieri non fa più parte del Pdl".
Un assist a Formigoni era arrivato a sorpresa da Umberto Bossi. «Io non mi dimetterei» ha detto il Senatur.

«ZAMBETTI, FATTO GRAVE»"Se i leghisti vogliono il dialogo devono ritirare le dimissioni, decidano se vogliono far parte dell'alleanza in Lombardia, Veneto e Piemonte". Questa mattina, prima di arrivare a Roma, Formigoni aveva parlato così. "Non ho detto che non mi dimetto, ho detto che la Lega ieri ha dato le proprie dimissioni, io ne ho preso atto. Se la Lega conferma che è fuori dai giochi andrò a un rinnovamento completo della Giunta o si andrà ad elezioni". ''L'accusa sollevata contro Zambetti è di una gravità assoluta, è inaccettabile. O è un abbaglio incredibile della magistratura,e credo proprio di no, oppure Zambetti è uno spergiuro che ha tradito la fiducia di tutti noi. Siamo in presenza di un politico che non solo ha tradito, è andato a comprare voti dalla 'ndrangheta, ma ha tradito anche il proprio presidente e il proprio partito'. Di fronte a questo salto di qualità negativo - ha aggiunto - io prenderò decisioni forti, nette. La 'ndrangheta non deve avere accesso nelle istituzioni e non lo avra'".

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