Energia, sostenibilità, dialogo e pace: sono alcuni dei temi al centro della sesta «Festa di Avvenire» a Matera che si è aperta ieri sera e che proseguirà fino a domani. In piazza San Francesco, nel cuore della città, nel primo dei tre incontri in programma si è parlato di «Italia ed Europa tra conflitti e nuovi bisogni» con l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, il Cardinale Mauro Gambetti, Vicario generale per la città del Vaticano e presidente della Fabbrica di San Pietro, e il direttore di Avvenire Marco Tarquinio.
L’energia, quindi, è al centro della vita, bene prezioso anche per i tempi che stiamo vivendo, come dimostra lo scenario aperto dalla guerra in corso in Ucraina. «L’energia normalmente porta i frutti e la vita – ha sottolineato l’amministratore delegato dell’Eni, Claudio Descalzi –. Dove l’energia non c’è, come in Africa, vediamo che le persone soffrono, non riescono a mangiare, non riescono a svilupparsi. Oggi l’Italia ha due grandi fonti di energia: le rinnovabili e il gas. Ma ha anche un vantaggio: può permettersi di diversificare, perché prende energia dal Nord Africa, dall’Africa sub-sahariana». Siamo, nonostante tutto, in una situazione privilegiata in questo momento, visto che ogni giorno confluiscono sulla penisola circa 210 milioni di metri cubi di metano al giorno: il gas russo ne vale solo 32. «Il nostro Paese ha tante fonti di materia prima che stanno arrivando da diverse parti del mondo» ha spiegato Descalzi. «Il 78% del gas scoperto in Africa viene restituito al continente – aggiunge Descalzi –. Questo ci ha creato una credibilità. Abbiamo preferito ridurre il profitto e prendere un rischio anche con quei territori. Per noi è importante partire dai valori».
Importante anche è stato il riferimento al ruolo che le grandi imprese possono avere nei confronti delle comunità locali. «Cruciale è il dialogo quello con i sindacati e con i cittadini, come hanno dimostrato gli accordi stipulati proprio con la regione Basilicata» ha detto Descalzi.
Si è anche parlato di fraternità, poi, con il cardinale Mauro Gambetti. «Occorre cambiare il sistema, salire su un altro livello, dentro al quale si possano trovare le giuste risposte - ha detto –. Se nel passato il sistema politico o economico che avevamo dava risposte adeguate, oggi non è così. Dobbiamo mettere a sistema nuove variabili per trovare la via del futuro. L’orizzonte è proprio questo della fraternità. Qui troveremo le chiavi per rispondere alle crisi attuali. Troviamo una soluzione insieme». Sono questi i concetti che devono ritornare alla base, anche nel futuro dell’Europa.
Il programma della festa vedrà sul palco, stasera, padre Enzo Fortunato, direttore della sala stampa del Sacro Convento di Assisi, di Marco Impagliazzo (Comunità di Sant’Egidio), di Cecilia Strada, figlia di Gino, fondatore di Emergency, e ancora il direttore Tarquinio che affronteranno il tema dei «Testimoni di pace». L’incontro sarà moderato da Luca Liverani. Domani si parlerà invece della «Sanità di domani: territorio, eccellenza e ricerca», con l’imprenditrice Lucia Aleotti (vicepresidente di Farmindustria), Mariella Enoc (ospedale Bambino Gesù) e l’oncologo Pier Giuseppe Pelicci. A condurre l’incontro sarà Vito Salinaro. È stata annunciata anche una sorpresa finale: il concerto del violoncellista croato Stjepan Hauser, sempre domani sera, nella serata conclusiva.