sabato 14 luglio 2012
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Anche la comunicazione sociale ha il suo codice: funziona quando si rifà alla comunicazione da persona a persona. Lo hanno ricordato, venerdì a Canale d’Agordo, gli incontri del direttore di Avvenire Marco Tarquinio e di Marina Corradi, inviata speciale ed editorialista, con la comunità agordina, organizzati presso la sala consiliare del Municipio nel paese natale di papa Giovanni Paolo I. Alla presenza del Vescovo di Belluno-Feltre Giuseppe Andrich, che ha introdotto gli incontri con la popolazione, uno nel pomeriggio e uno in serata, si è quindi svolta una piccola festa di Avvenire, con a fianco il settimanale diocesano di Belluno-Feltre «L’Amico del Popolo», in cui le due testate hanno incontrato gli agordini, con i loro parroci, e i turisti. Tarquinio ha testimoniato il suo sforzo di pensare alle notizie come relazione di persone. Più ancora che dai lanci di agenzia o dai comunicati delle istituzioni, «prendo spunto dalle lettere al direttore, che raccontano le storie della gente», ha detto Tarquinio, «fonte di molte inchieste del giornale».  Nella tavola rotonda moderata dal direttore dell’Amico del Popolo Carlo Arrigoni, il microfono è passato poi a Marina Corradi che ha ricordato se stessa quando, giovane cronista di nera, entrava nelle case degli spacciatori ventenni ammazzati nella lotta tra faide, il cui assassinio era salutato come una liberazione dagli abitanti del quartiere, e incontrava le famiglie e le madri di quei malviventi che dicevano: «non era cattivo, sa, da piccolo chiedeva il permesso per mangiare un gelato o andare in bicicletta». «Da quei dialoghi ho capito – racconta la Corradi, che si è detta «convertita dal giornalismo e dalla cronaca nera» – che anche nelle storie più turpi è possibile scoprire un riflesso di bellezza».La festa di Avvenire di Agordo sarà seguita da altri due ormai tradizionali appuntamenti estivi, a Bibione (dal 15 al 22 luglio) e a Lerici (dal 15 al 29 luglio).
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