La sede di Europol all'Aja
Secondo il quotidiano britannico "The Telegraph" la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il primo ministro britannico, Keir Starmer, stanno programmando, nell’ambito delle politiche per la lotta all’immigrazione irregolare, una riforma dell’Europol, l’agenzia dell’Unione europea per la cooperazione nell’attività di contrasto.
I due leader ne avrebbero parlato a luglio durante il vertice della Comunità Politica europea (Cpe) ospitato dal Regno Unito a Oxford. È in quella circostanza che la premier Meloni avrebbe proposto a Starmer una riorganizzazione radicale dell’Europol, attualmente impegnata nel contrasto a ogni tipo di criminalità organizzata, per farne un’autorità dedicata allo smantellamento delle gang che speculano sul traffico di esseri umani. L’idea avrebbe trovato il parere favorevole del primo ministro britannico che, ancor prima di arrivare a Downing Street, il mese scorso, si era espresso a favore della creazione di un’unità speciale dell’antiterrorismo per fermare gli sbarchi di migranti irregolari sulle coste del Kent.
Il Regno Unito non è più membro dell’Europol da quando ha lasciato l’Ue ma continua a collaborare con l’agenzia in diverse operazioni transfrontaliere. Il rafforzamento della cooperazione tra Roma e Londra nella gestione dell’immigrazione irregolare discusso a Oxford si inserirebbe in questo contesto. Il Telegraph sottolinea la continuità dell’alleanza italo-britannica sul fronte migrazione considerato “lo stretto rapporto di lavoro che Meloni aveva instaurato con Rishi Sunak”, il predecessore di Starmer.
L’immigrazione continua ad essere uno dei temi caldi del dibattito politico britannico, rinvigorito nei giorni scorsi dalle violente proteste xenofobe, accelerate dalle fake news, organizzate dall’ultradestra in seguito alla mattanza di Southport, l’accoltellamento costato la vita a tre bambine, consumatasi per mano di un diciasettenne di origini ruandesi. Circostanza che ha portato il fronte dell’opposizione a esigere dal governo laburista soluzioni concrete ai continui arrivi irregolari attraverso la Manica. Il controverso piano Ruanda in cui per anni i conservatori hanno (invano) rimesso la speranza di deportare i migranti approdati sull’isola su piccole imbarcazioni, lo ricordiamo, è stato rottamato appena Starmer si è insediato a Downing Street.
L’indiscrezione del "Telegraph" è interpretata anche come una delle mosse con cui Starmer vorrebbe azzerare e ricostruire in modo più ampio le relazioni post Brexit del Regno Unito con l’Unione Europea.