venerdì 24 febbraio 2012
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Il governo ha presentato un emendamento al Decreto sulle liberalizzazioni "in merito all'esenzione dall'imposta ICI/IMU di cui beneficiano gli enti non commerciali". Il testo "intende garantire la massima tempestività nell'attuazione degli auspici della Commissione europea",Il provvedimento riguarda tutti gli enti non commerciali e quindi non solo la Chiesa.L'emendamento al decreto sulle liberalizzazioni prevede "l'abrogazione immediata delle norme che prevedono l'esenzione per immobili dove l'attività non commerciale non sia esclusiva, ma solo prevalente". Si fa quindi ulteriore chiarezza in una materia che ha visto finora la Chiesa spesso additata quale soggetto di un'evasione fiscale generalizzata, nonostante le innumerevoli segnalazioni di realtà che correttamente pagavano le imposte dovute e le puntuali smentite a ogni accusa di evasione lanciata in particolar modo dai radicali (ultimo episodio quello relativo a immobili della diocesi di Ferrara).Il Governo sottolinea che "In ogni caso vengono riconosciute e salvaguardate le attività non commerciali realizzate dagli enti sopra citati, tanto più meritevoli di considerazione nell'attuale congiuntura economica che impone misure di consolidamento fiscale".Il Governo si aspetta "effetti positivi sul gettito, anche alla luce del più efficace contrasto di fenomeni elusivi ed abusi che ne deriva". È quanto si legge nella nota di palazzo Chigi, in cui si precisa che il provvedimento "non pregiudica comunque gli attuali accertamenti in corso e l'irrogazione di eventuali sanzioni da parte delle Autorità italiane, laddove se ne ravvisassero gli estremi, escludendo pertanto alla radice ogni eventuale forma diretta o indiretta di sanatoria".Palazzo Chigi aggiunge che le risorse provenienti dall'applicazion della norma "potranno essere destinate, per la quota di spettanza statale, all'alleggerimento della pressione fiscale".Il testo dell'emendamento chiarisce che la nuova disciplina produrrà i suoi "effetti fiscali a partire dal primo gennaio 2013", quindi per il 2012 nulla cambia. Palazzo Chigi introduce anche "un meccanismo di  dichiarazione vincolata a direttive rigorose stabilite dal ministro dell'Economia e delle finanze circa  "individuazione del rapporto proporzionale tra attività commerciali e non commerciali esercitate all'interno di uno stesso immobile".
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