Otto voti dal quorum dei 2/3 della maggioranza dei 1009 grandi elettori. Sergio Mattarella è diventato Capo dello Stato alla quarta votazione con
665 sì, superando di gran lunga i 505 voti necessari per conquistare la maggioranza
assoluta.
Sulla carta
i voti sono superiori alle attese, anche contando il sostegno di Area Popolare, e sono dovuti a una quarantina di "franchi sostenitori" (così come vengono chiamati in Transatlantico alla Camera) di Forza Italia, e che, secondo
molti, fanno riferimento perlopiù all'area di Raffaele Fitto.
Un risultato, quindi, che va oltre le attese: stando ai calcoli
informali che si sono susseguiti per tutta la mattinata, le
preferenze viaggiano intorno a quota 600. L'ordine di scuderia
in casa degli azzurri è votare scheda bianca ma alla fine, su
148 grandi elettori azzurri (143 di Fi, più cinque del gruppo di
Gal) solo 105 sembra si siano attenuti alla disciplina di
partito. E c'è chi sospetta però che qualche scheda bianca
provenga anche dalle fila del Pd e da Ncd, facendo dunque
aumentare il numero di quanti nel partito del Cav avrebbero
votato a favore del nuovo presidente della Repubblica.
Ufficialmente comunque il Pd tiene senza alcuna sbavatura:
sempre sulla carta sono 444 i voti favorevoli (415 fra deputati
e senatori e 31 delegati regionali) e proprio per poter mostrare
una prova di lealtà, nonché sfruttare un'occasione per contarsi,
c'è chi all'interno del gruppo ha deciso infatti di segnare le
schede: tra questi, ad esempio, i Giovani Turchi - secondo
quanto viene riferito - che sulla scheda hanno scritto
'Mattarella S', incassando 66 voti. Schede riconoscibili anche
quelle dei renziani, che hanno optato per il più semplice
'Mattarella' e per i 33 grandi elettori di Sel che, sempre
secondo quanto viene raccontato, avrebbero scritto 'On. Sergio
Mattarella'.
Il nuovo Capo dello Stato ha poi potuto contare su 32
esponenti di Scelta civica, 13 del gruppo per l'Italia
centro-democratico, a cui si aggiungono i 34 voti che arrivano
dalle autonomie e da parlamentari appartenenti al gruppo Misto e
4 dei Popolari per l'Italia. Un esercito che stamattina è stato
rafforzato dalle truppe di Ap (Ncd-Udc), che salvo qualche voto
in dissenso ha schierato, dopo giornate convulse, i 75 Grandi
elettori a favore di Sergio Mattarella. E a cui si sono aggiunti
sei voti che arrivano dalla pattuglia degli ex grillini.
Per il resto gli ex M5S hanno insistito nel votare Rodotà (17 voti),
mentre i grillini doc hanno continuato a puntare su Ferdinando
Imposimato (127 voti) e Fratelli d'Italia con la Lega su
Vittorio Feltri che ha totalizzato 46 voti.