sabato 10 agosto 2019
In un «report» del ministero della Giustizia i numeri del distretto giudiziario di Milano. Quello di Brescia ha il primato nazionale riguardo alle accuse di inquinamento ambientale
Operazione contro il traffico illecito di rifiuti in Lombardia (Foto d'archivio Ansa/Carabinieri Nucleo operativo ecologico)

Operazione contro il traffico illecito di rifiuti in Lombardia (Foto d'archivio Ansa/Carabinieri Nucleo operativo ecologico)

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Appaiono come funghi. Piccole o grandi, artigianali oppure organizzate. Ma sulle discariche abusive e sulla gestione illecita dei rifiuti, certo non più una novità nemmeno in Lombardia e soprattutto a Milano e dintorni, l’azione della magistratura si sta facendo incisiva. La sensazione è fotografata dai numeri di un recente report del Ministero della Giustizia, volto a valutare l’efficacia e i risultati delle leggi contro gli ecoreati introdotte negli ultimi anni.

Ciò che emerge su Milano e il suo distretto giudiziario – cioè le province di Como, Lecco, Sondrio, Monza, Pavia e Lodi – è un’escalation delle inchieste e degli indagati per contenere una piaga sempre più critica: nel 2018, spiega il documento del Ministero, per la realizzazione o la gestione di una discarica non autorizzata (cioè abusiva: il riferimento è all’articolo 256 comma 3 del Codice dell’ambiente) sono stati iscritti a registro 188 procedimenti (cioè inchieste) contro soggetti noti, a cui si aggiungono altri 88 procedimenti contro ignoti, mentre gli indagati sono 228. Nessun altro distretto giudiziario in Italia ha numeri così alti, nemmeno nella «Terra dei fuochi». La "radiografia" del Ministero è approfondita: nel dettaglio, lo scorso anno nel distretto milanese si sono avute anche richieste di archiviazione per 108 indagati, mentre 123 persone sono finite a processo.

Sono cifre in crescita: per lo stesso reato, nel 2017 – quando Milano era al secondo posto in Italia, dietro a Napoli – si erano avute 150 inchieste contro persone note (71, invece, i procedimenti contro ignoti) e 192 indagati, con 102 persone finite a giudizio e 83 con richiesta di archiviazione. Il balzo è esponenziale se si passano in rassegna le statistiche del 2016: sempre per lo stesso illecito, in quei dodici mesi il distretto di Milano iscrisse "solo" 30 procedimenti contro soggetti noti (5 quelli contro ignoti) e 44 indagati, con 24 persone imputate.

Il report sul 2018 mostra approfondimenti anche su due altre sfaccettature particolari della criminalità ambientale, pur senza confronti col passato: lo scorso anno, i pm del distretto di Milano hanno iscritto anche 25 procedimenti contro noti per il reato di combustione illecita di rifiuti, per un totale di 38 indagati. Sono invece quattro le inchieste contro soggetti noti, per un totale di dodici indagati, per il reato di inquinamento ambientale.

A completare la "mappa" della Lombardia ci sono i dati sul distretto giudiziario di Brescia, che include anche Bergamo, Mantova e Cremona: per le discariche abusive, nel 2018 si sono avuti 14 fascicoli contro noti e un totale di 45 indagati; anche in questo caso si evidenzia una crescita, perché nel 2017 i procedimenti contro noti erano stati 13 e gli indagati 22, mentre nel 2016 si contavano 11 procedimenti contro noti e 18 indagati. Il Bresciano spicca per le accuse di inquinamento ambientale, fattispecie ampia e riferita al suolo e sottosuolo, all’acqua o all’aria: il censimento del 2018 racconta di 28 fascicoli contro soggetti noti, 19 contro ignoti e 81 indagati; per tutte e tre le voci, il distretto bresciano ha il primato italiano.

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