Sì definitivo dell'aula della Camera
al decreto Irpef, ieri licenziato dal Senato. Il testo è stato approvato a Montecitorio con 322 sì, 149 no e 8 astenuti. Il testo, che prevede tra l'altro il bonus di 80 euro al mese per i redditi inferiori ai 25mila euro. A sorpresa anche Sel ha votato a favore dopo un duro confronto interno. Un sì non
all'unanimità dei presenti, visto che sono state due le astensioni da parte di deputati indipendenti (Airaudo e Marcon). Il sì del gruppo giunge dopo che, nella riunione di ieri sera, è arrivato l'ok da 17 deputati (contro 15) a un voto
favorevole al dl Irpef. Il sì al decreto legge non "sia uno
scivolo per progressivamente avvicinarsi all'area di governo io
dico no. Capisco che ci sia anche una forte fascinazione verso
Matteo Renzi ma siamo all'opposizione" ha precisato il presidente
di Sel, Nichi Vendola, interpellato dai cronisti a Montecitorio.
"Renzi è una narrazione di successo, il punto è che io sono
abituato alla verifica dei fatti e a giudicare le cose, non gli
annunci", spiega ancora Vendola evidenziando come, finora, "le
cose siano o negative come quelle che riguardano i processi di
ulteriore precarizzazione del mercato del lavoro o
prevalentemente pubblicitarie".
"Sel - conclude Vendola - dovrebbe, praticando una linea di
opposizione costruttiva, lavorare per far saltare quella che io
chiamo la gabbia, cioè la maggioranza delle piccole-larghe
intese e per dire che c'è la possibilità, in questo Parlamento,
di immaginare che si possa lavorare per una base parlamentare
differente per un governo effettivamente di svolta".