Un protocollo d'intesa è stato sottoscritto dal ministero della Giustizia e dall'Anci per coinvolgere i detenuti in lavori da espletare nelle comunità locali. L'accordo è stato siglato, presso la sede dell'Associazione nazionale dei Comuni dal ministro della Giustizia,
Paola Severino, dal presidente dell'Anci Graziano Delrio, dal capo dipartimento Amministrazione penitenziaria Giovanni Tamburino e dal delegato Anci alla sicurezza Flavio Zanonato.Soddisfatta la Severino, secondo la quale "se ogni Comune decidesse di coinvolgere in lavori esterni dieci detenuti, avremmo di colpo 2 mila reclusi occupati in lavori utili, facendo aumentare così del 20% l'attuale quota di detenuti che usufruiscono di permessi di lavoro". Quella di oggi, ha proseguito il ministro, "è una iniziativa istituzionale realizzata su basi concrete, che si contrappone ai numerosi progetti a macchia di leopardo attivi in questo momento nel nostro paese". "Questa intesa potrà migliorare - ha evidenziato Severino - il livello di detenuti al lavoro, infatti al 31 dicembre 2011 la quota degli occupati era di poco superiore al 10%, contro un 34-46 relativo al 1991".L'iniziativa oggetto del protocollo, da detto il presidente dell'Anci Delrio, "sarà operativa da subito; ogni Comune potrà redigere proposte di protocollo operative, a partire da quelli che hanno le carceri all'interno del proprio territorio, e a quel punto il Dipartimento di amministrazione penitenziaria convaliderà i progetti". Per i detenuti, ha spiegato ancora Delrio, "non è prevista nessuna forma di remunerazione e il progetto sarà finanziato al 50% dal Dap e al 50% dai Comuni".
66.594 I RECLUSI: AL NORD SOPRATTUTTO STRANIERI (51,93%)Sono 66.594 i detenuti nelle carceri italiane, di cui 26.430 quelli in attesa di un giudizio definitivo. Questi gli ultimi dati aggiornati forniti dal Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria. Quasi 39.000 (38.728) sono i condannati e 1.354 gli internati. Nelle carceri del Nord, in particolare, il 51,93% della popolazione carceraria è composta da stranieri. Otre 10.000 (10.017) sono le persone che godono della misura alternativa dell'affidamento in prova, mentre 9.067 detenuti stanno scontando la pena ai domiciliari.