La comunicazione arriva via mail di buon mattino a una quarta elementare di Milano, ma vale per molte scuole da Genova a Padova fino a Napoli: «Gentili genitori – scrive il preside – a seguito del rilevamento di due soggetti positivi nel gruppo classe vengono disposte le seguenti misure: è sospesa l’attività in presenza, si applica la Dad per la durata di dieci giorni; è prevista una quarantena della durata di 10 giorni con test di uscita, molecolare o antigenico, negativo». Tutti in Dad e tutti in quarantena insomma, nell’attesa di una comunicazione ulteriore di Ats (che, se arriva, conferma la necessità dell’isolamento). E apriti cielo, visto che nella quarta in questione ci sono 5 bambini che il Covid l’hanno fatto durante le vacanze di Natale, e sono guariti, oltre a 9 che hanno già completato il ciclo vaccinale (l’ultimo due giorni fa) e 2 che a scuola non erano mai tornati, visto che avevano prolungato le vacanze. «Che quarantena dobbiamo fare?» protestano i genitori più agguerriti e informati, certi che una circolare del ministero della Salute ha stabilito che le quarantene per i vaccinati e i guariti da meno di 120 giorni sono state abolite.
È così: la circolare 0060136 del ministero della Salute del 30 dicembre scorso, con cui si sono modificate le regole delle quarantene per i contatti stretti (ad alto rischio), prevede tre strade alternative per tutti. Prima, quella per i soggetti non vaccinati o che abbiano una sola dose o che l’abbiano completato da meno di 14 giorni: quarantena di 10 giorni, al termine della quale occorre fare un tampone. Seconda, quella per i soggetti che abbiano completato il ciclo vaccinale da più di 4 mesi: quarantena di 5 giorni, purché al termine del periodo in questione il tampone risulti negativo. Terza e ultima, quella di chi ha ricevuto la terza dose o ha completato il ciclo vaccinale o ancora è guarito negli ultimi 4 mesi: niente quarantena, solo autosorveglianza con Ffp2 e nessun obbligo di tampone se non compaiono sintomi. Le regole in questione valgono anche per i bambini, naturalmente, che alle vaccinazioni hanno accesso ormai da oltre un mese: il ministero della Salute, interpellato da Avvenire, ha ribadito che è così e anche le Faq del governo pubblicate sul sito di Palazzo Chigi lo confermano.
Peccato che una seconda circolare, quella firmata dallo stesso ministero della Salute insieme a quello dell’Istruzione l’8 gennaio e inerente le indicazioni operative sulla gestione dei casi positivi a scuola, complichi non di poco le cose: «Scuola primaria – recita –: in presenza di almeno due casi positivi è sospesa l’attività didattica in presenza per 10 giorni ed è prevista la quarantena della durata di 10 giorni». Che è poi il messaggio copiato e incollato dal preside di cui sopra. Alle elementari, insomma, essersi vaccinati non servirebbe a nulla:nonostante i piccoli che hanno avuto il “coraggio” di farlo vengano dipinti come eroi e il governo continui a insistere sulla necessità di proteggerli.
A Napoli, a onor del vero, qualche preside resta più sul generico: «Per la 3A È prevista la Dad dal 10/1 fino al 21/1» scrive il dirigente di un liceo campano, senza scendere nel merito della quarantena, mentre quello di una scuola superiore di Bologna vince il premio per la mail più dettagliata di tutte, con tanto di ampi stralci di entrambe le circolari e differenziazione tra obbligo di Dad e quarantena. Nel mezzo di tanta confusione, oltre ai presidi (che hanno senz’altro l’onere di dover leggere le circolari, ma anche il dovere di leggerle bene) e alle Asl (che le circolari del ministero della Salute invece dovrebbero applicarle alla lettera) ci sono i bambini e le famiglie, imprigionati da un vortice di regole già complesse di per sé e spesso male interpretate. «Adesso cosa facciamo?», «Posso uscire con mio figlio oppure no?», «Ma davanti a una mail dell’Ats come faccio a dire che la circolare del ministero dice cose differenti?».
Altra questione che agita le famiglie, per quale motivo le regole della Dad nella scuola elementare siano diverse da quelle stabilite per medie e superiori, dove nel caso di due o più positivi non tutta la classe sta a casa, ma solo chi non è vaccinato o non ha ricevuto la seconda dose. Anche in questo caso Avvenire ha chiesto delucidazioni al ministero della Salute (quello dell'Istruzione ci ha rimandati alla Salute per le questioni inerenti quarantene e isolamenti), ottenendo la risposta già ribadita in passato dal Cts: la percentuale di soggetti vaccinati nella fascia 5-11 anni è ancora tropppo bassa per poter procedere a un alleggerimento delle norme. «Quando si sarà aggiunto almeno il 50% dei bambini vaccinati - fanno sapere - si potrà procedere a una riformulazione delle regole in questo senso». Un traguardo lontanissimo per ora: i piccoli vaccinati con una dose sono il 25% del totale, quelli con due appena il 5%. E in questo caso una svolta può arrivare soltanto da quelle stesse famiglie che chiedono un ritorno alla vita normale per i propri figli: serve vaccinarli, senza dubbi (le ricerche confermano la sicurezza assoluta di Pfizer nella fascia 5-11 anni, con appena un centinaio di reazioni avverse su quasi 10 milioni di somministrazioni negli Usa, molto più avanti di noi in questa campagna) e senza esitazioni.
Dad e quarantene: tutte le risposte
Quali sono le regole della Dad a scuola?
Le regole si differenziano a seconda del grado scolastico e dello stato vaccinale di bambini e ragazzi. Ai nidi e nella scuola materna (dove nessuno è vaccinato e nessuno indossa la mascherina) con un caso positivo si sta tutti a casa. Alla scuola primaria si va in Dad con due casi positivi (al primo caso scattano i tamponi di verifica). Alla scuola secondaria con due casi positivi stanno a casa solo i non vaccinati o quelli che non hanno completato il ciclo vaccinale, mentre con tre casi si va tutti in Dad.
Dad e quarantena coincidono sempre?
No e questo sta innescando non pochi problemi, soprattutto nelle scuole primarie (dove i bambini hanno iniziato a vaccinarsi ormai da un mese). Le classi elementari infatti vanno in Dad in presenza di due casi positivi, ma per i piccoli che hanno già ricevuto due dosi o che sono guariti dal Covid da meno di 4 mesi non scatta la quarantena in base alla circolare del ministero della Salute del 30 dicembre. La circolare del Miur e del ministero della Salute dell’8 gennaio, tuttavia, su questo punto non è chiara.
Quale delle due circolari fa fede per la quarantena?
Il ministero della Salute ha confermato ad Avvenire che la circolare da applicare sulle quarantene è quella del 30 dicembre: l’isolamento, cioè, è previsto solo per chi non è vaccinato o ha solo la prima dose o è guarito da più di 4 mesi anche fra i bambini.