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Allentamento del coprifuoco, ristoranti aperti anche al chiuso e consumazione ai banconi del bar. Ma anche feste di matrimonio e una nuova road map delle riaperture. Sono i temi "caldi" che saranno, domattina, al centro della riunione della cabina di regia, prevista alle 11.30 a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio Mario Draghi e i capidelegazione delle forze di maggioranza. È quanto si apprende da diverse fonti di governo, secondo le quali sul tavolo della riunione di domani potrebbero esserci anche le misure da inserire nel decreto sostegni bis.
In vista della riunione si riaccende il dibattito politico all'interno della maggioranza, con le forze di centrodestra e Italia Viva che spingono affinché il governo dia il via libera a un ulteriore allentamento delle misure anti Covid, mentre il ministro della Salute Roberto Speranza ammonisce a non abbassare la guardia e a usare cautela. I 5 stelle aprono, pur ribadendo la necessità di procedere con gradualità, senza dare l'idea del "liberi tutti". In pressing, soprattutto sullo spostamento dell'inizio del coprifuoco di almeno due ore, dalle 22 alle 24, anche Regioni e Comuni. La riunione della cabina di regia, sulla base dell'analisi dei dati, potrebbe concludersi con una nuova road map, a partire dallo stop alla quarantena per chi rientra dall'estero (Paesi Ue, Gran Bretagna e Israele), mentre lunedì prossimo, 17 maggio, potrebbe essere la data X per lo slittamento del coprifuoco (ma senza eliminarlo del tutto, almeno fino a giugno).
"Le riaperture sono dovere morale e priorità economica. Prima togliamo il coprifuoco meglio è", sostiene Matteo Renzi, secondo il quale "il virus non diventa più cattivo alle 22 e dobbiamo tornare in ristoranti, cinema, teatri. Per uccidere il virus servono vaccini, non prediche laiche di qualche catastrofista". Dello stesso avviso il presidente dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini: "Credo ci siano le condizioni per spostare lo stop notturno alle 23 o alle 24 e per dare respiro agli operatori economici senza abbassare la guardia nella lotta al virus. Sono per proseguire con il piano di riaperture già definito dal governo, che a metà mese prevedeva anche la possibile revisione dell'attuale limite delle 22, sulla base dei contagi".
Ancor più netto il presidente della Liguria, Giovanni Toti: "Il coprifuoco credo che sarebbe più opportuno toglierlo del tutto e tenere un livello di controllo per le strade molto alto perché sono i controlli che sono mancati in questo anno". Il coprifuoco "non deve essere un tabù o un totem: l'anno scorso abbiamo affrontato scelte più coraggiose e senza il vaccino, venendo fuori con le ossa rotte dalla prima ondata. Si va avanti, va risolto questo problema: il tema è che non diamo un bel messaggio se pensiamo al coprifuoco per i turisti", osserva il presidente del Veneto, il leghista Luca Zaia.