Aumentano i ricoverati per covid negli ospedali - Ansa
A causa di un picco di contagi legato alla quarta ondata, la Liguria torna in zona gialla. Lo ha annunciato nel pomeriggio il presidente della Regione Giovanni Toti. "Da lunedì la Liguria sarà in zona gialla per le
prossime due settimane. Secondo il report del 16 dicembre l'incidenza media settimanale ogni 100mila abitanti si attesta a 313 (314 Savona, 235 Spezia, 647 Imperia, 229 Genova) mentre i posti letto occupati in area medica sono al 17% e quelli in terapia intensiva sono al 12%".
È "un dato che ci aspettavamo - osserva Toti - vista la circolazione del virus che conferma come ci troviamo nel picco della quarta ondata. Grazie ai vaccini, gli ospedali e le terapie intensive sono occupate di un terzo rispetto allo scorso anno e questo permette di non avere situazioni di allarme".
Ma la Liguria dovrebbe trovarsi in buona compagnia. I numeri relativia alla pandemia di oggi, infatti, ci dicono che sono diverse le aree del nostro Paese dove si sono superate soglie critiche: il 10% cento dei posti in terapia intensiva e il 15% dei posti ordinari. Oltre alla Regione di Toti a Marche, Veneto e la Provincia di Trento si trovano in questa situazione. Tutte queste potrebbero ritrovarsi da lunedì allineate alle già gialle Calabria, Friuli e Provincia di Bolzano.
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Gli obblighi in zona gialla
La zona gialla comporta l'obbligo della mascherina all'aperto dove non è possibile mantenere il distanziamento di sicurezza e il limite di 4 persone (ad eccezione dei conviventi) sedute a un tavolo nei locali quando si è al chiuso.
Non cambia invece la regola della capienza di cinema, teatri e stadi, che resta quella in vigore oggi: 100% i primi due, 75% gli stadi. Per gli impianti sportivi al chiuso capienza al 60%, nelle discoteche 75% all'aperto e 50% al chiuso.
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