Nessuna opposizione alla cannabis per uso
terapeutico. Il governo ha deciso di non impugnare la
legge promulgata a gennaio dalla Regione Abruzzo
nella quale è prevista l'erogazione su ricetta medica, anche da parte dei medici di famiglia, dei farmaci galenici a base di cannabinoidi. Altre leggi regionali erano state invece impugnate dal governo Monti.
In merito alla decisione di non fare ricorso contro questa legge abruzzese il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ricorda "che in Italia l'uso terapeutico di cannabinoidi è pienamente legittimo. Le Regioni possono poi decidere di porre il relativo costo a carico del Servizio Sanitario Regionale. Ciò è già stato deciso in molte Regioni".
«Noi - ha aggiunto Lorenzin - dobbiamo combattere un grande
nemico nel nostro paese che è la droga e la normalizzazione
dell'uso della droga, che fa passare come normale drogarsi. Ai
giovani bisogna dare messaggi chiari, netti e bisogna farlo
senza la possibilità di invocare qualche errore o trovare
giustificazioni. Drogarsi fa male, avvelena l'anima, uccide il
corpo e le prospettive di vita. Non c'è distinzione in questo -
ha concluso - tra droghe leggere e pesanti».
In quanto alla norma regionale sono 9 gli articoli della legge. Il testo del provvedimento disciplina sia gli ambiti di applicazione che le modalità di
somministrazione. Stabilisce inoltre regole per la verifica,
attraverso periodici monitoraggi, dell'applicazione delle
disposizioni in particolare per il consumo sul territorio
regionale dei medicinali cannabinoidi distinguendo i medicinali
importati dai preparati galenici magistrali e prevedendo la
periodica trasmissione dei relativi dati alla competente
Direzione Politiche della Salute.
Inoltre la Giunta regionale
trasmette alla competente commissione consiliare, entro un anno
dall'entrata in vigore della legge, e poi con cadenza annuale,
una dettagliata relazione sull'attuazione per quanto riguarda il
numero di pazienti trattati con medicinali cannabinoidi in
ciascuna azienda sanitaria della regione, distinti per patologia
e per tipologia di assistenza; eventuali criticità e
disomogeneità di applicazione della legge sul territorio
regionale e difficoltà inerenti l'acquisto e l'erogazione dei
medicinali cannabinoidi.