Il gup Adele Rando ha accolto la richiesta del pubblico ministero, Attilio Pisani, condannando Patrizio Franceschelli a trent'anni di reclusione per omicidio volontario aggravato dal vincolo di parentela. Nella precedente udienza davanti al gup non è stato riconosciuto a Patrizio Franceschelli l'aggravante dei futili motivi e dell'efferatezza. L'episodio avvenne la mattina del 4 febbraio quando Patrizio Franceschelli portò via il figlio Claudio dall'abitazione della nonna materna in via Orti della Farnesina. Il piccolo venne poi lanciato da Ponte Mazzini nelle acque del Tevere. Il corpo del piccolo riaffiorò solo a marzo a Fiumicino. Soddisfazione è stata espressa dai familiari del piccolo Claudio che attendevano la sentenza emessa col rito abbreviato.