mercoledì 3 ottobre 2012
​Sono circa una decina gli emendamenti presentati all'articolo 7 del decreto Balduzzi dai deputati di tutti gli schieramenti, che chiedono di ripristinare il divieto di installazione delle slot a meno di 500 metri dai luoghi sensibili, previsto in una bozza del provvedimento e poi eliminato dalla versione definitiva del testo.
E L'Ungheria da oggi vieta le "macchinette"
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Sono circa una decina gli emendamenti presentati all'articolo 7 del decreto Balduzzi dai deputati di tutti gli schieramenti, che chiedono tra le altre cose di ripristinare il divieto di installazione delle slot a meno di 500 metri dai luoghi sensibili, previsto in una bozza del provvedimento e poi eliminato dalla versione definitiva del testo. Inoltre il Pd chiede di ritornare anche al divieto di trasmettere spot sul gioco d'azzardo in fascia protetta (dalle 16 alle 19:30). Diversi emendamenti, inoltre chiedono che sia specificato espressamente il divieto di pubblicità sulle pubblicazioni rivolte ai minori e una proposta dell'onorevole Paola Binetti (Udc) chiede che "la pubblicità del gioco d'azzardo a mezzo stampa riporti in modo chiaramente visibile l'esatta probabilità di vittoria che il soggetto ha in quel singolo gioco".Un emendamento del deputato Nicola Formichella (Pdl) chiede che sia "vietata la messa a disposizione presso qualsiasi pubblico esercizio di apparecchiature che, attraverso la connessione telematica, consentano ai clienti di giocare sulle piattaforme di gioco messe a disposizione dai concessionari on-line, soggetti autorizzati all'esercizio dei giochi a distanza, ovvero da soggetti privi di qualsivoglia titolo concessore o autorizzatorio rilasciato dalle competenti autorità".Due emendamenti presentati da Roberto Nicco (Gruppo Misto) e Carlo Ciccioli (Pdl) invece chiedono l'istituzione di "una black list nazionale dei soggetti inibiti all'ingresso nelle sale giochi, nelle sale scommesse e nelle sale bingo, ove sono installati congegni meccanici ed elettronici per il gioco, in quanto affetti da ludopatia certificata", che sarà rilasciata da "strutture del servizio sanitario nazionale su richiesta dei diretti interessati o dei loro familiari ed inoltrata dalle predette strutture, per via telematica, all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. I gestori che "non identifichino e non registrino i dati anagrafici dei clienti o non impediscano l'ingresso ai soggetti inibiti inseriti nella black list sono puniti con una sanzione amministrativa da 10.000 a 50.000 euro" e, in caso di recidiva, "il Prefetto competente per territorio può disporre la chiusura dell'esercizio per un periodo non inferiore a 15 giorni e non superiore a 90 giorni".Qualora invece un gestore identifichi ripetutamente un minore nella sala da gioco, Donato Mosella (Gruppo Misto) chiede che sia obbligato a segnalare il suo nominativo "ai servizi sociali del Comune al fine dell'assunzione di misure atte al sostegno del minore stesso".L'onorevole del Pd Laura Garavini chiede che "i gestori di sale da gioco e di esercizi in cui vi sia offerta di giochi pubblici, ovvero di scommesse su eventi sportivi, anche ippici e non sportivi, espongano, all'ingresso e all'interno dei locali, il materiale informativo predisposto dalle Aziende sanitarie locali, diretto a evidenziare i rischi correlati al gioco e a segnalare la presenza sul territorio dei servizi di assistenza pubblici e del privato sociale dedicati alla cura e al reinserimento sociale delle persone con patologie correlate al Gap", gioco d'azzardo patologico. Per la tutela dei minori, un emendamento di Mosella chiede che il ministero dell'Istruzione predisponga nelle scuole "iniziative didattiche volte a rappresentare agli studenti il senso autentico del gioco e i potenziali rischi connessi all'abuso o all'errata percezione". Inoltre la Garavini chiede che entro sei mesi dalla data in vigore del decreto, siano introdotti "meccanismi idonei a bloccare in modo automatico l'accesso ai giochi per i minori, mediante l'inserimento nei software degli apparecchi da intrattenimento, videogiochi e giochi on line di appositi sistemi di filtro, richiedenti l'uso esclusivo di tessera elettronica, tessera sanitaria regionale o codice fiscale, nonchè la previsione, al momento dell'accesso ai medesimi, di avvertenze contro la dipendenza da gioco". L'onorevole Binetti, poi, propone l'istituzione di un "osservatorio di cui oltre ad alcuni esperti individuati dai rispettivi ministeri di riferimento (Salute, Pubblica istruzione, Sviluppo, Giovani, ed Economia) fanno parte anche rappresentanti delle associazioni familiari (Forum delle famiglie) e del giovani (Forum dei giovani), rappresentanti dei comuni, per valutare tempestivamente e comunque sempre insieme, quali siano le misure più efficaci a contrastare la veloce evoluzione del gioco d'azzardo: dalle campagne comunicative, alle iniziative più concrete di contrasto al fenomeno della dipendenza grave. "Al fine di incrementare le risorse per gli interventi di cura in favore dei soggetti affetti da patologie correlate a Gap", l'onorevole Garavini chiede di ridurre "dello 0,1 per cento le percentuali delle somme giocate destinate alla remunerazione degli operatori e dei concessionari" e di destinare le somme al Fondo sanitario nazionale. Un emendamento dell'Idv, infine, propone di emanare entro 30 giorni il decreto interdirigenziale del ministero dell'economia e delle finanze-Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato e del ministero della Salute recante le linee d'azione per la prevenzione, il contrasto e il recupero di fenomeni di ludopatia conseguente a gioco compulsivo.
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