giovedì 11 gennaio 2024
Approdati in 102 stanotte, su due barche. Erano partiti dalla costa libica. Arrestati ad Agrigento tre scafisti accusati di favoreggiamento di immigrazione clandestina e della morte di un migrante
Uno degli sbarchi notturni di migranti a Lampedusa

Uno degli sbarchi notturni di migranti a Lampedusa - ANSA

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Tra ieri sera e l'alba di oggi sono arrivati in 102 su due piccoli natanti. Non si fermano gli sbarchi dei migranti a Lampedusa nonostante il mare in tempesta. Cinquantuno quelli soccorsi stanotte, originari di Bangladesh, Egitto e Pakistan: hanno attraversato il Mediterraneo a bordo di un barcone di 12 metri avvistato e avvicinato da tre motovedette di guardia di Finanza e Frontex. L'imbarcazione era salpata martedì sera da Zouwara, in Libia. Per affrontare la traversata i passeggeri avrebbero pagato due mila dollari a testa. Altri 51 migranti, partiti anch'essi da un porto della costa libica, sono giunti al largo dell'isola pelagia alle prime luci del giorno. Il mare era agitato ma le due barche sono riuscite lo stesso a navigare. Tutti i migranti sono stati ospitati nell'hotspot di contrada Imbriacola.

Intanto, tre persone ritenute responsabili di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e della morte di un migrante, sono state arrestate ad Agrigento dalla polizia. Si tratta di un sudanese di 29 anni, un gambiano di 42 e un nigeriano di 25, ora nel carcere della città. La procura e le forze dell'ordine hanno raccolto gravi elementi a loro carico: i tre avrebbero compiuto, lo scorso 29 dicembre, atti diretti a procurare illegalmente l'ingresso in Italia di 124 cittadini extracomunitari di origine africana sbarcati a Lampedusa, conducendoli dalla Libia verso le acque territoriali italiane a bordo di un'imbarcazione inadatta a trasportare un numero consistente di persone. Le precarie condizioni di sicurezza in cui versava l'imbarcazione utilizzata avrebbero procurato durante il viaggio in mare la morte di un migrante che si trovava a bordo. Le informazioni raccolte sugli indiziati hanno portato alla contestazione di reati che comportano l'arresto in carcere: più di cinque persone sarebbero state esposte a pericolo per la loro vita o per la loro incolumità. Inoltre i tre scafisti, secondo la procura agrigentina, avrebbero agito allo scopo di trarne profitto anche indiretto. E il loro atteggiamento avrebbe causato la morte di un migrante come conseguenza del delitto di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

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