"Non ci facciamo dettare l'agenda da nessuno l'arroganza non paga con gli
italiani che hanno sempre pronto in tasca, per le urne, lo spray al
peperoncino": così
Angelino Alfano a
Radio Anch'io ha replicato a Matteo Renzi.
"Renzi - ha proseguito - è il segretario del Pd, Letta il presidente: è bene che
vadano d'accordo per il bene dell'Italia altrimenti il governo va in
fibrillazione: non scarichino sull'Italia le competizioni interne al Pd. Il Pd -
incalza - si riunisca e decida se Letta è il presidente riconosciuto, se è così
si va avanti, altrimenti non ci girino intorno e non tengano l'Italia sulle
spine': patti chiari, amicizia breve, solo per un anno. Se si è d'accordo avanti
per un anno. Senza di noi, questo governo non va avanti. Se il governo dovesse
paralizzarsi o ci fosse l'arroganza di chi dice 'vanno avanti solo le proposte
del Pd' che cozzano con i nostri valori, noi non andiamo avanti", ha aggiunto il
leader di Ncd. "Il rimpasto - dice poi Alfano - è una grande ipocrisia, tutti lo
vogliono, ma nessuno lo dice. Oggi Letta rientra dal Messico e tocca a lui il
peso, l'onere e la fatica di trovare la composizione. Ma la principale delle
questioni e' all'interno del Pd - aggiunge Alfano - devono far chiarezza:
riunisca e decida se riconosce e sostiene Letta o faccia un'altra proposta al
Paese". A giudizio del vicepremier ''le spinte per il cambiamento di alcuni
ministri ci sono''. Quanto all'ipotesi che il suo partito, Ncd, debba lasciare
dei dicasteri, Alfano ha risposto: ''Il problema delle sedie non l'ha posto
nessuno, quando lo porranno ce ne occuperemo senza ansia, ma ora la priorità è
il lavoro degli italiani, non le sedie dei partiti''.