Abdelmajid Touil, il marocchino arrestato due giorni fa per l'attentato al Museo del Bardo di Tunisi, sarebbe stato in Italia sia nel giorno della strage che in quelli precedenti e successivi. È quanto è stato accertato dalla Procura di Milano in base ai registri della scuola frequentata da Touil, nell'hinterland milanese, e alle testimonianze dei docenti. "È in corso un'attenta verificada parte dell'autorità giudiziaria milanese, soprattutto in merito all'alibi fornito", ha confermato il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti. La presenza del giovane in Italia porterebbe ad escludere, quasi con certezza, che il giovane abbia avuto un ruolo da esecutore materiale nell'attentato in cui morirono 24 persone, tra cui 4 italiani. Restano in piedi le verifiche per capire se Touil abbia avuto o meno un ruolo nella pianificazione e nella preparazione dell'attentato e di quale tipo e da dove. Questa mattina il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha tenuto una informativa alla Camera e ha confermato che il giovane era giunto a Porto Empedocle dopo essere stato soccorso su un barcone lo scorso 17 febbraio: dopo fotosegnalamento e impronte, il questore di Agrigento ne ha disposto l'espulsione, ma "in quel momento nulla a suo carico era stato segnalato dalle autorità tunisine; ne consegue che non era considerato un soggetto pericoloso per la sicurezza nazionale". Ecco perché "su Touil sono state seguite le procedure ordinarie, le sue impronte sono state inserite nel sistema Afis ed eseguire correttamente tutti i rilievi ha avuto un ruolo fondamentale per il suo arresto"."Solo dopo la strage del Bardo - ha sottolineato il ministro - il marocchino assume la fisiologia di presunto terrorista sia per effetto di informazioni della nostra intelligence che per indicazioni delle autorità tunisine, che hanno inserito il nome tra i sospettati per la strage del Bardo. La Tunisia spicca un mandato di arresto internazionale ed il nominativo di Touil viene segnalato a tutte le questure. L'incrocio dei dati presi al suo arrivo in Italia con la denuncia di smarrimento del passaporto sporta dalla madre a metà aprile ha consentito una mirata attività di Digos e Ros: l'uomo è stato così individuato ed è stata pianificata l'operazione di ieri".Touil, ha concluso, "non si è opposto alla richiesta di prelievo dna, non ha opposto resistenza all'arresto. Sono state eseguite perquisizioni nell'abitazione della madre e dei fratelli: sono stati sequestrati effetti personali, due pen drive, un telefono cellulare e appunti in possesso dell'uomo".I movimenti del giovane in Italia "andranno chiariti", perché se è vero che nei giorni della strage di Tunisi sarebbe stato in classe, ciò contraddice la ricostruzione dei media tunisini, secondo i quali il 18 marzo, giorno dell'assalto al Museo del Bardo, Touil non solo era a Tunisi ma in place Pasteur avrebbe incontrato i due terroristi poi uccisi dalle forze speciali al museo ovvero Yassine Laabidi e Jabeur Khachnaoui, e con loro si sarebbe poi diretto verso il Bardo.
La Procura di Milano visiona i registri di classe del giovane marocchino arrestato per l'assalto al Museo del Bardo. Informativa di Alfano alla Camera.
Tutti i misteri di Abdel
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