giovedì 20 ottobre 2022
L'ospedale sull'Isola Tiberina sarà gestita da Gemelli Isola, la società benefit che curerà il rilancio. Nusiner: «L'eccellenza alla base del progetto». Alla presentazione anche l'assessore D'Amato
Al nuovo Fatebenefratelli accoglienza e tecnologia

Siciliani

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Attenzione alla persona, accoglienza e innovazione. Il bagaglio di valori del passato e la missione che non cambia: essere un centro di eccellenza nel centro di Roma con un’attenzione ai più fragili e ai più disagiati. Sarà la tradizione del Fatebenefratelli, unita alle competenze del policlinico Gemelli e alla facoltà di Medicina dell’università Cattolica, a guidare il rilancio dell’ospedale Fatebenefratelli Isola Tiberina- Gemelli Isola. Un percorso avviato lo scorso 20 giugno con il passaggio della gestione dell’azienda ospedaliera dalla Casa Generalizia dell’ordine ospedaliero di San Giovanni di Dio al Gemelli Isola spa, società benefit creata dalla Fondazione policlinico Gemelli Irccs, Un’operazione di rilancio della struttura sostenuta da Sit - Sanità Isola Tiberina fondata da Apsa e dalla Fondazione Leonardo Del Vecchio - che da qui al 2027 cambierà il volto dell’ospedale puntando sui punti forti del Fatebenefratelli, organizzandolo in sei poli: malattie gastrointestinali endocrino-metaboliche, donna e bambino nascente, radioterapia oncologica, ortopedia protesica e trapiantologica attivi dal 1 settembre, mentre patologie della vista e diagnostica e terapia cardiologica partiranno a gennaio 2023.«La sanità al centro di Roma: l’eccellenza per tutti è la vision alla base del progetto che vogliamo realizzare - sottolinea il presidente di Gemelli Isola Paolo Nusiner, presentando ieri il progetto - affinché questo ospedale continui ad essere un’eccellenza al servizio di tutti».

Da sinistra Sergio Alfieri, Daniele Piacentini, Paolo Nusiner

Da sinistra Sergio Alfieri, Daniele Piacentini, Paolo Nusiner - Siciliani


Principi cardine saranno appunto «attenzione alla persona e accoglienza» mentre «a guidarci sarà soprattutto il desiderio di innovazione».Il piano di rilancio prevede un investimento economico in 5 anni di 56 milioni di euro, per tecnologia e riqualificazione architettonica, e il raggiungimento di un equilibrio finanziario già dal terzo anno di gestione. «La ricerca dell’eccellenza è per noi l’obiettivo imprescindibile di questa operazione, insieme alla sostenibilità economico-finanziaria di lungo periodo», aggiunge Daniele Piacentini, amministratore delegato dell’ospedale Fatebenefratelli Isola Tiberina-Gemelli Isola, aggiungendo che il centro che si vuole costruire è fatto di «competenze scientifiche e tecniche, sensibilità umana, etica e valori cattolici».Impegno, motivazione al servizio di tutti per cure eccellenti e accessibili, visto che l’85% dei pazienti rientrerà nella competenza del Ssn. «Siamo partiti dai punti di forza di questo storico centro sanitario, come l’ostetricia - aggiunge il direttore dell’Area clinica-scientifica Sergio Alfieri - e stiamo lavorando per dare risposte tempestive ed efficaci e colmare le criticità che il settore sanitario ha dovuto affrontare durante la pandemia».Oggi per l’ospedale sull’isola Tiberina è «un nuovo inizio in un momento di crisi, avere un punto di riferimento è importante dal punto di vista sanitario e coesione sociale per le fasce deboli», conclude l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato, chiedendo al nuovo governo di «prendere in considerazione l’emergenza del caro bollette» che sta mettendo in difficoltà anche i conti degli ospedali.

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