L'iniziativa è dell'Associazione internazionale per la salvaguardia di Tiro (Aist), ma l'idea è venuta alla figlia della fondatrice, la giornalista franco-libanese Péri Cochin. Di fronte alla prospettiva dell'ennesima cena di gala di beneficenza, con i soliti noti in smoking, si è detta: perché non realizzare un evento virtuale, aperto a benefattori di tutto il mondo e a prezzi popolari? Che cosa potrebbe stuzzicare gli appetiti più di caviale e champagne? La risposta è stata: Picasso. Un autentico quadro dell'artista più amato di tutto il Novecento. Grazie all'aiuto di Olivier Widmaier Picasso, nipote del pittore, è riuscita a individuare un'opera adatta: L'uomo con il cilindro, 1914, gouache (30,5 x 24 cm). Si tratta di un disegno a inchiostro acquerellato di proprietà di uno degli eredi, acquistato dall'Aist in una galleria privata di New York con l'aiuto "molto generoso" di un anonimo donatore.Se tutti i 50.000 biglietti andranno venduti, la cifra raccolta sarà di 5 milioni di euro. Servirà a realizzare a Tiro un villaggio di artigianato tradizionale e a creare a Beirut un istituto di studi cananei, fenici e punici. Fondata nel 2.700 a.C. dai fenici, Tiro è sempre stata un centro d'incontro di culture e religioni. Negli ultimi decenni ha subito le ingiurie della guerra civile (1975-1990) e delle operazioni israeliane contro i campi profughi palestinesi e i miliziani di Hezbollah. Oggi accoglie i profughi siriani, che nel piccolo Libano superano gli 800mila.Per chi volesse concorrere a salvare Tiro e il futuro dei suoi abitanti l'indirizzo è il seguente: www.1picasso100euros.com. Il sito è in francese, inglese, arabo e russo. Chissà che invece il Picasso non finisca in un salotto italiano.
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