martedì 15 ottobre 2024
Esce il 18 ottobre “CalmoCobra”, secondo album dell’artista in tour a novembre. «Mi schiero contro la retorica dei numeri uno. La vita mi è cambiata di colpo e ho rischiato di perdere la bussola»
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«Mi sento un iconoclasta della mitologia dell'artista, questo disco è la mia protesta contro la retorica dei numeri uno». Ha le idee chiare Tananai, l’aria perennemente svagata da “eroe per caso” che ha saputo ottimizzare il suo ultimo posto al Festival di Sanremo nel 2022 con il brano Sesso occasionale che per contro, triplo disco di platino, lo proiettò di colpo fra le star più amate del panorama musicale italiano. Sino a vincere quest’anno fra i tormentoni estivi con l’elegante Storie brevi con Annalisa. Copertine, una hit dietro l’altra, dischi di platino e milioni di streaming: due anni in una corsa che rischiava di bruciarlo, ammette lui stesso. Il tutto con un solo album all’attivo, Rave, eclissi, triplo platino e nella top ten degli album più venduti nel 2023.

Ma ora le cose cambiano e Tananai, che nel frattempo ha studiato molto per cantare meglio, esprime il suo lato più intimo e autorale in CalmoCobra, il suo secondo album in uscita il 18 ottobre per Universal. «Per questo sulla copertina appaio vestito da motociclista con il casco in fiamme, la moto che brucia è la metafora della velocita che tutti noi siamo costretti a vivere – spiega ad Avvenire Tananai, al secolo Alberto Cotta Ramusino -. Il disco è nato dopo due anni molto particolari, la vita mi è cambiata dal giorno alla notte, e in quella confusione rischiavo di perdere la bussola. “Calmo. Cobra” è il mantra che mi ripeteva il mio manager che mi ha aiutato a tenere i piedi per terra. Stai tranquillo e ricordati perché fai tutto questo. Ci spingono a correre, a tagliare per primi il traguardo, mentre la cosa più importante è la semplicità. Io voglio restare calmo, perché tutto quello che mi circonda, le persone, le cose, gli alberi, gli animali, io li voglio vedere per quello che sono». La retorica dei numeri uno, come la chiama lui, «non va di pari passo con l'essere contenti di quello che si fa. Io ero più felice quando facevo musica nel magazzino….L'esempio da dare non è esseri numeri uno, ma mettere l'umanità al centro ed essere persone contente e soddisfatte di se stesse».

Preceduto dai singoli Veleno, Storie brevi e la nuovissima Ragni, CalmoCobra porta alla luce un nuovo aspetto dell’anima dell’artista più maturo, consapevole e deciso ad assaporare ogni più piccolo momento della vita. Composto da 12 tracce, il disco punta sull’amore e il romanticismo, inserendosi in un varco lasciato libero dall’impero della trap, sul filone di Claudio Baglioni e Biagio Antonacci con cui aveva pure duettato nelle cover a Sanremo. Ma senza dimenticare il graffio elettropop degli inizi quando ancora studiava architettura al Politecnico di Milano e si faceva chiamare Not For Us. D’altronde la svolta era già arrivata al Sanremo 2023 con la struggente Tango (quintuplo disco di platino) con relativo video dell’amico Olmo Parenti che raccontava l’amore di una coppia divisa dalla guerra in Ucraina. «La trap e il rap hanno una loro esigenza di raccontare determinate storie nel loro modo che è diverso dal mio che punta sulla melodia, ma con una struttura armonica non del tutto scontata – aggiunge l’artista che mette al centro l'amore – Io sono fortunato, sto vivendo una vita piena d'amore e la mia vita ruota attorno a quello». In Guarda cosa hai fatto Tananai, sempre riservato sulla sua vita privata, canta la crisi, risolta, «con la mia ragazza che era appena tornata dall’Erasmus, con in mezzo pure la pandemia. Non ci conoscevamo più».

Per crescere, molti ascolti di musica italiana d'autore. «Ho ascoltato ultimamente molto cantautori come Tenco, Califano, Battiato, Piero Ciampi e tanta musica inglese. E metto molta più attenzione nei testi. Amo lanciare messaggi positivi nei miei brani - aggiunge -. E voglio scrivere quello che piace a me, come all'inizio, con sincerità. Senza pensare ad altro se non a quello che avevo dentro: il pop deve arrivare in maniera genuina pur nella sua semplicità».

Scritto e interpretato da Tananai stesso, che ne ha curato la produzione con il contributo di Davide Simonetta, Michelangelo e Okgiorgio, l’album presenta anche un brano che parla della malattia, la sorprendente Nessun confine. «C’è un hooligan che tutte le sere grida la sua serenata alla ragazza amata, ma ora si ritrova solo in un bar e non può più cantarla, perché lei non c’è più. Racconta la malattia, l’assenza e il desiderio di ricongiungersi un giorno nell’indaco» spiega Tananai che ragiona per immagini musicali cinematrografiche, che spesso si riflettono sui video che cura personalmente. «Fare l’attore? Me lo hanno chiesto ma per rispetto agli attori veri ho detto di no» sorride. E un ritorno a Sanremo non lo esclude, «ma solo quando si ha la canzone giusta». Per ascoltare dal vivo, è in partenza sui palchi dei palazzetti delle principali città italiane con il “Calmocobra live 2024” per tutto il mese di novembre a partire dal Palazzo del Turismo di Jesolo (Ve) sabato 2 novembre e proseguendo poi al Forum di Milano lunedì 4 e martedì 5 sino al Palazzo dello Sport di Roma mercoledì 20 novembre.

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