Tocca a Giovanni Floris, con il suo decimo
Ballarò, aprire stasera alle 21 su Raitre la consueta tele-sfida tra approfondimenti giornalistici, che vedrà poi via via scendere in campo domani
Matrix, venerdì
L’ultima parola, il 20
Porta a porta, in attesa della mina vagante Santoro. In ogni caso, il più atteso, quello che ha battuto tutti i record di ascolti con una puntata andata in onda nel 2005, rimane Silvio Berlusconi. «Lo aspettiamo in trasmissione. Venga in studio piuttosto che telefonare», è l’invito di Giovanni Floris.Nell’attesa di sapere se il presidente del Consiglio accetterà, tutto è pronto per gli altri ospiti, incluse le scomodissime poltrone in cartone pressato. Saranno sempre le stesse facce già viste, una specie di compagnia di giro? Floris risponde: «Se parliamo di economia, prima di tutto proviamo ad invitare il ministro dell’Economia e, poi, il maggior esperto di economia dell’opposizione. Se sono sempre gli stessi, la colpa non è nostra ma di chi li elegge». Poi puntualizza: «
Ballarò non è uno spettacolo ma una chiave di lettura dei fatti, un luogo di confronto della vita politica italiana».
Ballarò torna in tv dopo un paio di mesi in cui sono successe tante cose, non solo in politica, ma anche in Rai. A Raitre, in particolare, che durante l’estate ha perso il suo direttore Paolo Ruffini, traslocato di sua sponte a La7. E Floris stesso aveva avuto una trattativa estiva con La7: «Ho un procuratore che se ne è occupato, io ero fermo a guardare come sarebbe andata a finire. È finita bene perché io sono contento di lavorare a Raitre dove
Ballarò è nata». Altro fuoruscito, Michele Santoro che, come ha annunciato domenica scorsa, tornerà tuttavia sul web (e, forse, anche sul digitale terrestre e sui canali Sky) con un nuovo programma intitolato
Comizi d’amore: 24 puntate previste (al costo di 250mila ciascuna), al via probabilmente da fine ottobre «per dire no ad ogni tipo di censura». Floris commenta: «Quella che Santoro sarà sul web è una bella notizia. Io lavoro in Rai e, se l’azienda perde un programma come
Annozero, mi dispiace. Però guardo con favore anche alla concorrenza che deve servire da stimolo alla Rai per diventare più forti. Non bisogna pensare che il futuro sia il privato e che la Rai abbia chiuso».E, mentre
Ballarò accende i motori per la nuova edizione, sperando di bissare gli ascolti che sono passati dal 9,90% di share della prima edizione al 17,12% dell’ultima, anche gli altri volti dell’informazione Rai, Mediaset e La7 scaldano i loro. Domani torna, nella seconda serata di Canale 5,
Matrix, il programma condotto da Alessio Vinci mentre il suo diretto concorrente, Bruno Vespa con
Porta a porta, riaprirà i battenti su Raiuno martedì 20 settembre. E, dei colleghi, dice: «Vinci? Un gentiluomo. La differenza tra noi però è totale, generazionale e di formazione. Santoro? Sarà sempre in prima linea. Anche se ora inventa questa formula multimediale, non ha mai smesso di essere il trascinatore politico, colui che serve il popolo. È un signor professionista, ma l’ho sempre considerato incompatibile con il servizio pubblico». Infine, La7. Ripartiti
L’infedele con Lerner e
Otto e mezzo con Lilli Gruber, la novità è
Piazzapulita di Corrado Formigli (ex
Annozero) che debutta giovedì, mentre a
In onda (dal 17) Luca Telese avrà al fianco Nicola Porro al posto di Luisella Costamagna.