Se una che ha fiuto come Caterina Caselli ha deciso di rilanciare un talento di lungo corso, ma sottovalutato, come Riccardo Sinigallia, autore dei più grandi successi dei Tiromancino (
La descrizione di un attimo, Due destini), un motivo ci sarà. La signora della musica italiana, infatti, ha deciso di investire tempo e denaro con la sua Sugar non su un giovane da plasmare (come ha fatto con Bocelli, Negramaro, Elisa fino a Raphael Gualazzi, l’altro artista che porterà in gara al prossimo Sanremo) bensì su un cantautore e musicista romano di 43 anni, timido e apprezzato nell’ambiente.Dal 18 febbraio Sinigallia se la vedrà in gara con gli altri Big di Sanremo per lanciare il suo album Per tutti, che prende titolo da un brano dove accusa la dittatura del mercato discografico. «È da 8 anni che non incido un disco mio anche se ho lavorato per altri artisti da Frankie Hi-Nrg a Max Gazzé e Niccolò Fabi» spiega raccontando l’amarezza per «il lungo periodo di buio attraversato, in cui mi domandavo se il treno giusto sarebbe mai passato. Uno dei problemi di noi cantanti è che magari fai dei dischi o scrivi delle canzoni in cui metti tutto te stesso, che piacciono nel giro di amici e appassionati, ma poi finisce lì». Internet? «Non aiuta, le classifiche sono dominate anche lì dalle solite multinazionali discografiche». Per fortuna, stavolta, i suoi brani sono piaciuti prima al discografico Filippo Sugar e poi a mamma Caterina che vedendovi «sincerità e qualità» li ha proposti a Fazio che li ha ammessi al Festival. Sinigallia, che non finisce di ringraziare la sua ri-scopritrice, racconta che in tutto l’album c’è un desiderio di positività e aria nuova, come nei due brani in gara. «Sono due scatti fotografici di vita reale.
Prima di andare via è il saluto tra due persone, legate da un rapporto sentimentale, che affrontano la difficile giornata in una metropoli italiana di oggi con uno sguardo fiducioso verso il futuro – spiega il cantante –. In
Una rigenerazione dico che è venuto il momento di aprire le finestre e fare entrare il sole, è l’ora di cercare di fare qualcosa per cambiare noi stessi e, di conseguenza, il mondo che ci circonda». Un consiglio che dà ai giovani che vogliano intraprendere la strada della musica è quello di «scavare e scovare il proprio talento e cercare di coltivarlo con grande cura e attenzione, evitando di farsi incantare dalle sirene, dalle derive del mercato. Quando si trova se stessi e il coraggio di esprimere i propri sentimenti con sincerità, quello è il primo grande successo».