venerdì 10 gennaio 2014
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«Io adoro andare al cinema! (grugnito)». Lei, Peppa, direbbe così. Perché lei, Peppa Pig, adora un mucchio di cose: le pozzanghere di fango e la neve fresca, fare la spesa e ballare, il mare e curiosare nella soffitta dei nonni, l'orto, pattinare, fare il pic nic con mamma e papà, e tutte le situazioni più comuni in cui un bambino si possa trovare. Invece i bambini, tutti i bambini, semplicemente adorano lei. E domani saranno in fila con i genitori davanti ai botteghini per la prima delle quattro date (11, 12, 18 e 19 gennaio) in cui la maialina divenuta fenomeno planetario dei cartoni animati debutterà nel suo primo "film". Pur pressati dalla notorietà della loro creatura, i tre autori inglesi che l'hanno lanciata nel 2004 (Phil Davies, Mark Beker e Neville Astley) non volevano farne un vero lungometraggio. E difattti quella che arriva nelle sale, titolo Vacanze al mare e altre storie, è la sesta serie del cartone animato, ancora inedita in tv. Dieci episodi della durata di 5 minuti ciascuno, dunque secondo la formula a cui i bambini sono abituati. Perché tanto clamore, allora? Chi abbia un figlio piccolo o un nipotino non ha bisogno di spiegazioni. Sa già che c'è una formula segreta. Per chi invece non conoscesse il personaggio, Peppa (ma a fare le presentazioni è molto più brava lei nei quindici secondi di sigla che precedono ogni episodio) è una maialina di circa 4 anni che conduce la più semplice delle esistenze, vivendo con i genitori e il fratellino George in una casetta squadrata su una collina, uguale a tutte le altre casette squadrate sulle colline del suo paesino. Il suo mondo è costellato dalla presenza dei nonni Pig, dei compagni d'asilo (Susy Pecora, Denny Cane, Pedro Pony e Rebecca Coniglio, per citarne alcuni). Su di lei stanno nascendo dibattiti sui blog, seminari e veri e propri trattati di fenomenologia perché nella semplicità del tratto grafico e delle situazioni narrate, i bambini si rispecchiano. E, anche se non lo sanno, imparano valori come la famiglia, l'amicizia, l'onestà, l'integrazione, la solidarietà. Per non parlare dell'inglese, visto che gli episodi spesso vengono trasmessi in lingua originale. È questa la formula segreta di Peppa? Non lo hanno ancora stabilito i commentatori di 180 Paesi in cui ogni cosa che abbia a che fare con la maialina va a ruba, non vogliamo stabilirlo qui. Di sicuro, quella formula l'hanno capita i bambini, che Peppa «la adorano» senza porsi troppi perché.
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