Da anni, la “Festa del Perdono” che richiama migliaia di visitatori nel convento francescano, dove la tradizione vuole che lo stesso san Francesco abbia piantato il cipresso più antico d’Italia, dedica spazio a mostre sul rapporto tra fumetto e fede. Dall’Italia agli Usa, passando per Francia e Sud America, sono infatti numerosi i comics che hanno per protagonista l’“inventore” delle Giornate Mondiali della Gioventù, quest’anno organizzate nella città in cui è stato ordinato sacerdote e vescovo. Certo non è facile trasformare in immagini pensieri e sentimenti spirituali: tanti autori ed editori ci hanno provato non sempre raggiungendo gli obiettivi sperati. La prima volta di Giovanni Paolo II sulle nuvolette risale al 1979. Papa Wojtyla. Storia di una vita è disegnato da Francesco Pescador, su testo di Giò Signori: si racconta in b/n la nascita e il ritorno in Polonia da pontefice di Wojtyla, subito seguito da una lunga biografia a strisce sul quotidiano “L’Occhio” (allora diretto da Maurizio Costanzo) firmata dal grande disegnatore Guido Buzzelli.
Con qualche imprecisione: il veicolo che investì il giovane Karol, per esempio, non era un’auto ma un camion militare tedesco. Più accurata la versione de “il Giornalino” (e poi in volume): il racconto di un nonno su insistenze dei nipoti diventa Karol Wojtyla. Il papa del terzo millennio. Grazie a Toni Pagot e ai disegni di Sergio Toppi, scopriamo un Papa a tutto tondo, impegnato in grandi incontri e pronto a inviare messaggi di speranza a tutti. Il Papa è cattolico (cioè universale) anche nei comics: la casa editrice Marvel, quella di Uomo Ragno, Fantastici Quattro e X-Men, ha prodotto il comic book The life of Pope John Paul II, disegnato da John Tartaglione. Indugia su particolari della giovinezza (la vetrata rotta giocando al pallone) ma evidenzia i giovani americani toccati dalle parole del Papa.
Diverse le opere francesi. Quella delle edizioni Bayard Jeunesse propone un simpatico Jean-Paul II che affronta le montagne. Avec Jean Paul II (Éditions du Triomphe, 2002 con prefazione del cardinal Paul Poupard) segue l’ordine cronologico con aneddoti come un colpo di pistola sparato involontariamente da un coetaneo o don Karol che bacia la terra appena giunto nella sua prima parrocchia. D’altra parte, la vita stessa di Wojtyla è un romanzo. Inoltre il tono informale spesso utilizzato, le attività sportive praticate, l’amore per l’arte, l’esperienza maturata di fronte all’orrore della guerra e delle ideologie, l’annuncio deciso ma amorevole della verità, sono alcune ragioni della vicinanza che si è andata costruendo tra il Pontefice e la gente. E anche 'costretto' tra vignette e balloon, il 'papa venuto da lontano' non perde il senso dell’umorismo, continua imperterrito a muoversi senza scorta, pratica footing e – soprattutto – annuncia la Buona Notizia ai quattro angoli della terra e si affaccia in pigiama al balcone per impartire la benedizione ad un gruppo di fedeli messicani che gli suonano una serenata notturna.