L'Ufficio regionale per l'Europa
dell'Organizzazione mondiale della sanità invita responsabili
politici, operatori sanitari e genitori a intensificare subito la
vaccinazione contro il morbillo nei diversi gruppi di età a rischio.
Questo contribuirà a mettere fine alle epidemie che si stanno
verificando nei Paesi europei, Italia inclusa, e a prevenire epidemie
simili in futuro. I 7 Paesi interessati hanno segnalato in tutto
22.149 casi di morbillo nel 2014 e nella prima parte del 2015. Questo
minaccia l'obiettivo di eliminare la malattia entro la fine di
quest'anno, segnala l'Oms, anche se i casi di morbillo sono diminuiti
del 50% fra il 2013 e il 2014.
L'Italia da parte sua ha riportato 1.674 casi nel 2014, oltre ai 2.251
del 2013. Di questo totale, l'80% si è registrato in 6 Regioni
(Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte e Sardegna). La
maggior parte dei casi si concentra nel gruppo di età 15-39 anni. Uno
su tre è stato ricoverato in ospedale.
Il nuovo sistema nazionale italiano di sorveglianza su morbillo e
rosolia - fa notare l'Oms - è comunque stato in grado di individuare
rapidamente questi casi. Gli sforzi di follow-up in corso in Italia
includono l'incremento delle attività di vaccinazione per aumentare la
copertura del nei bambini e nei gruppi sensibili. "Se consideriamo che negli ultimi due decenni
abbiamo visto una riduzione del 96% dei casi di morbillo nella regione
europea, e che siamo a un passo dall'eliminazione della malattia,
siamo stati presi alla sprovvista da questi numeri. Dobbiamo
rispondere insieme, senza ulteriori indugi, per colmare le lacune di
immunizzazione", afferma Zsuzsanna Jakab, direttore regionale per
l'Europa dell'Oms. "È inaccettabile che, dopo gli sforzi degli ultimi
50 anni per produrre vaccini sicuri ed efficaci, il morbillo continui
a costare vite, tempo e denaro".
I focolai di morbillo continuano a verificarsi in Europa proprio per
le falle nella vaccinazione; in particolare un numero crescente di
genitori rifiuta di vaccinare i loro figli o incontra ostacoli per
ottenere l'immunizzazione. "La priorità è controllare i focolai
attuali in tutti i Paesi interessati attraverso attività di
immunizzazione rivolte alle persone a rischio", dice Nedret Emiroglu,
vicedirettore della divisione di Malattie trasmissibili, sicurezza
salute e ambiente presso l'Ufficio regionale Oms per l'Europa.
"Allo stesso tempo tutti i Paesi, senza eccezione, devono mantenere
un'elevata e regolare copertura di vaccinazione contro il morbillo, in
modo che focolai simili non si ripetano e il morbillo possa essere
eliminato una volta per tutte". Le altre misure necessarie per
controllare i focolai correnti includono: miglioramento della
sorveglianza che rilevi e indaghi su tutti i casi sospetti; test
rapidi dei casi identificati e studio delle catene di trasmissione;
diffusione di informazioni sui benefici e i rischi associati alla
vaccinazione contro il morbillo.