Quattrocentottanta partite di fronte ad oltre 8 milioni di spettatori in tutti gli stadi d’Italia, con una raccolta fondi che ammonta ad oltre 56 milioni di euro, distribuiti tra Croce Rossa Internazionale, Emergency, Unicef, Fao, Wwf e Amref, solo per citarne alcuni: questo il bilancio, decisamente positivo, dei primi trent’anni di attività della Nazionale Italiana Cantanti che, in questi giorni, festeggia un doppio anniversario: il trentennale di attività appunto, ma anche la ventesima edizione della Partita del Cuore, l’evento televisivo che torna puntuale su Raiuno lunedì 30 maggio in prima serata.Per l’occasione si è pensato ad una serata speciale: non due squadre in campo ma tre, per un torneo triangolare che decreterà la vincitrice tra la Nazionale Cantanti, la Telethon Team (la squadra di testimonial per la Fondazione Telethon, composta da piloti a altri campioni sportivi) e la Nazionale dei Parlamentari. I ricordi, doverosi negli anniversari importanti, sono affidati al vicepresidente della Nazionale Cantanti, Luca Barbarossa: «Quando, nel 1992, lanciammo l’idea della Partita del Cuore non ci credeva nessuno. Gianni Morandi ed io giravamo per Roma per lasciare mazzetti di biglietti per l’incontro ai negozianti che non li volevano. Ci consigliarono anche di giocare allo stadio Flaminio, pensando che non saremmo riusciti a portare alla partita più di ottomila persone». E, invece, «scegliemmo l’Olimpico e lo riempimmo con ottantaseimila persone. Solo Raiuno allora, per fortuna, ci dette ascolto. E oggi siamo qui a festeggiare la ventesima edizione».Tanti i nomi eccellenti che, lunedì sera, scenderanno in campo allo stadio Tardini di Parma, sotto la regia dell’arbitro Roberto Rosetti. I conduttori della serata, innanzi tutto, Fabrizio Frizzi e Mara Venier. Poi, cantanti come Enrico Ruggeri, Gigi D’Alessio, Paolo Belli, Gianni Morandi, Claudio Baglioni, Luca Barbarossa, Alex Britti e Max Gazzè; attori come Neri Marcorè, Raoul Bova e Gene Gnocchi; piloti del calibro di Fernando Alonso, Felipe Massa e Giancarlo Fisichella ("Giocheranno il giorno dopo il Gran Premio di Montecarlo, speriamo bene" è l’augurio del presidente della Ferrari e della Fondazione Telethon Luca di Montezemolo); calciatori (e allenatori) come Hernan Crespo, Fabrizio Miccoli, Roberto Mancini e Gianfranco Zola; politici, in formazione rigorosamente bipartisan, come Antonio Di Pietro, Angiolino Alfano, Enrico Letta, Roberto Maroni, Raffaele Fitto, Francesco Boccia, Simone Baldelli e persino i sindaci di Parma, Firenze e Verona Vignali, Renzi e Tosi.Due i beneficiari della raccolta fondi della Partita del Cuore 2011: la Fondazione Telethon e la Fondazione Parco della Mistica Onlus (ventisette ettari a ridosso del Grande raccordo anulare di Roma su cui sorge il Campus Produttivo della Legalità e Solidarietà). Barbarossa, ricordando l’incontro del 2000 a Roma tra la Nazionale Cantanti e una formazione di israeliani e palestinesi a favore di un’iniziativa per la pace in Medio Oriente, osserva: «Quest’anno la Partita del Cuore arriva in un periodo molto difficile per il nostro Paese rappresentato dal clima esasperato della campagna elettorale. Qualsiasi simbolo di distensione è importante. L’oceano è fatto di gocce e la Partita del cuore è una di queste».