Dopo l’esordio in Polonia e il successo a Madrid, arriva a Roma il primo musical sui Papaboys. A nove anni dalla morte di Giovanni Paolo II e a tre anni dalla sua beatificazione, arriva in Italia
Wojtyla Generation Love-Rock Musical, l’opera musicale sui
Papaboys firmata da Raffaele Avallone. Il musical andrà in scena a Roma al Salone Margherita fino al 15 marzo e successivamente in tour nei più prestigiosi teatri italiani.Dopo una prima rappresentazione come concerto nel 2009 in occasione dei festeggiamenti per Papa Wojtyla in Polonia, dove ha ottenuto 15 minuti di standing ovation,
Wojtyla Generation Love-Rock Musical ha debuttato lo scorso agosto a Madrid durante le Giornate Mondiali della Gioventù davanti a migliaia di persone riscuotendo un grande successo e apprezzamenti molto favorevoli anche dalla stampa non cattolica.
Wojtyla Generation Love-Rock Musical ha come protagonisti sei ragazzi e sei ragazze, 12 come gli apostoli, provenienti da ogni Continente che portano avanti il pensiero di Giovanni Paolo II. I ragazzi del Papa sono giovani; e come tutti i loro coetanei, amano cantare, ballare e divertirsi, senza però farsi inghiottire dal mondo dell’effimero, dell’apparire e del cinismo.Sul loro cammino incontrano i Farisei, un altro gruppo di 12 coetanei guidati da Paolo (Simone Sibillano) che hanno invece fatto dell’apparire, della violenza, della droga e del potere i loro unici idoli. Tra loro c’è chi si è perso e cerca la luce, come Eros, che per amore della perfida Malfiore (Brunella Platania) si è tatuato in ogni parte del corpo e si è lasciato conquistare dalla droga; Vanity che pensa solo all’effimero e all’apparenza; e poi c’è Medusa, per la quale esiste la discoteca dove si esibisce ogni sera. I due gruppi rappresentano le due facce della stessa realtà e sono portatori di valori contrapposti e proprio per questo destinati ad incontrarsi e scontrarsi. Ma così come i farisei non sono demoni e non vanno quindi esorcizzati, anche i ragazzi del Papa non sono dei santi e si scontreranno con una dura realtà fatta di tradimento, pentimento e infine redenzione. Esemplare infatti è la vicenda di Giuditta (il soprano Eleonora Caliciotti), protagonista della storia, che travolta da un inconsapevole desiderio di trasgressione tradirà i suoi amici e il suo buon Pietro (il tenore Roberto Cresca) per il Fariseo; un tradimento che pagherà con la sua stessa vita e che però aprirà la strada verso la redenzione finale quando i 24 ragazzi si ritroveranno finalmente uniti, tutti insieme, mano nella mano, in un grande abbraccio.
Wojtyla Generation (Love-Rock Musical) è un’opera moderna, non liturgica, con musiche in parte liriche e in parte rock che vuole parlare a tutti. La drammaturgia infatti racconta senza sconti la dura realtà in cui vivono oggi i giovani mettendone in mostra i sentimenti, le ansie, le paure e le tentazioni. Lo spettacolo è multilingue, il cast infatti canta in otto diversi idiomi: italiano, inglese, francese, spagnolo, portoghese, polacco, tedesco e africano.