È morto martedì a Città del Messico, dove viveva da tempo, il poeta argentino
Juan Gelman, noto in tutto il mondo per la battaglia legale condotta in memoria del figlio Marcelo Ariel e della nuora María Claudia García, uccisi nel 1976 dalla giunta del generale Videla. Gelman (nato a Buenos Aires il 3 maggio 1930) era riuscito a individuare il luogo di sepoltura di Marcelo e, nel 2000, aveva potuto incontrare la figlia della coppia: incinta al momento dell’arresto, prima di essere giustiziata María Claudia aveva infatti partorito una bambina, poi consegnata alla famiglia di un poliziotto uruguayano. Vincitore del premio Cervantes e, tra gli altri, del Lerici Pea, Gelman aveva svolto anche in Italia la sua attività di giornalista. Tra i suoi libri ricordiamo
Gotan (1980),
Lettera a mia madre (1999),
Nel rovescio del mondo (Interlinea, 2003),
Valer la pena (Guanda, 2007) e
Com/posizioni (Rayuela, 2011).