Ricordate quando, in classe, entrava per la prima volta un supplente, e un’invisibile onda di pura cattiveria passava senza parole fra i banchi, con la decisione unanime di esser pestiferi ad ogni costo? È l’immagine suscitata martedì in seconda serata da Canale 5, quando Matrix è riapparso con il volto nuovo di Alessio Vinci, pronto coraggiosamente a sostituire Mentana e il suo indubbio e personale carisma di fronte a un pubblico pronto a giudicarlo. E non è stata forse felice, anche se comoda, la risorsa del tema usato e abusato ormai in forma di spettacolo più che di informazione, quello degli stupri: svolto senza originalità con servizi già visti e scontato sdegno, con ospiti e interlocutori notevoli, dal ministro Carfagna al generale Mario Mori (ahinoi presentato come «ormai in pensione»), dalla senatrice Vittoria Franco a Ilaria Cavo, da Marzio Barbagli al sindaco veronese Flavio Tosi, sino a Michelle Hunziker, cofondatrice di un’associazione in difesa delle donne, alla quale il neoconduttore ha dato soddisfatto del «tu». Impresa non facile, quella di Vinci, e non premiata da ascolti assai poveri – 1.053.000 spettatori, share del 10,73% – surclassati alla grande su Raiuno dal Porta a porta celebrativo' (2.721.000 ascolti, share 30,30%) con il quale, standing ovation compresa, la Rai ha ritualizzato la vittoria festivaliera targata Mediaset con il trionfo di Bonolis, Laurenti e Carta. Dura vita, quella del conduttore che deve sostituirne un altro già consacrato dalla notorietà e dalla fidelizzazione del pubblico: e non è difficile supporre che chiun- que, al posto del giovane giornalista della CNN, avrebbe incontrato le medesime difficoltà, che l’accoglienza gelida di suoi ospiti ha sottolineato impietosa. E si merita quindi tutti gli auguri possibili, nella sua non facile impresa: anche perché – secondo Italia Oggi – la sua conduzione sarebbe a tempo. Per la prossima stagione – scrive il giornale economico – «Mediaset sta pensando di affidare lo spazio di Matrix a Chiambretti, lanciandolo come il David Letterman italiano». Un modo, secondo l’azienda, di andare incontro ai gusti dei giovani. Anche a costo di scardinare un altro spazio giornalistico. Nel frattempo – nella speranza di far crescere gli ascolti – venerdì Matrix ospiterà Maria De Filippi e nelle prosisme settimane si pensa di arruolare anche un volto femminile, magari Cristina Parodi.