«Un uomo complesso, consapevole del dramma che va crescendo intorno a lui così come della grande prova che dovrà affrontare». E, anche, «un uomo intelligente, attivo, ma che trae la sua forza dal totale affidamento a Dio». Questo è, nelle parole dei produttori Matilde e Luca Bernabei, il ritratto di Pio XII che emerge dalla miniserie
Sotto il cielo di Roma, la fiction che la Lux ha voluto dedicare a Papa Pacelli. Della miniserie è stato presentato in anteprima un trailer ieri, nella prima giornata del RomaFictionFest, nell’incontro intitolato «Lo stile Lux» in cui la società di produzione fondata da Ettore Bernabei ha proposto un assaggio anche di
Preferisco il Paradiso, due puntate dedicate a San Filippo Neri (interpretato da Gigi Proietti), e di
Ho sposato uno sbirro 2, sequel della fortunata serie interpretata da Flavio Insinna e Christiane Filangieri.Sotto il cielo di Roma racconta lo scorcio di pontificato di Pio XII (interpretato dall’attore inglese James Cromwell) durante l’occupazione tedesca di Roma tra il 1943 e il 1944 e, spiegano i Bernabei, «in questo contesto ci è sembrato giusto raccontare il ruolo di Pacelli come
defensor civitatis; i suoi sforzi, troppo spesso misconosciuti, di proteggere i cittadini della capitale a prescindere dalla loro razza e appartenenza di fede; il confronto con le autorità tedesche in cui giocò tutta la sua abilità diplomatica, mettendo anche a rischio la sua incolumità personale». Il film si apre e si chiude su un momento di raccoglimento e preghiera, in cui il pontefice si affida a Dio e, concludono i produttori, «nel rimandare al Signore il giudizio sul suo operato, Pio XII esprime il dramma del cristiano chiamato a fare scelte difficili in un tempo tragico. Scelte che, come hanno testimoniato tanti fin da allora, portarono alla salvezza di molte persone nascoste negli istituti religiosi su ordine del Papa che preferì agire piuttosto che fare proclami, deciso a spendersi per chiunque fosse minacciato».Sicuramente meno controversa la vicenda terrena di san Filippo Neri, l’uomo che quando gli fu chiesto se voleva diventare cardinale disse che preferiva il Paradiso. Anche la sua storia sarà raccontata in due puntate (in onda come
Sotto il cielo di Roma su Raiuno) che ne ripercorreranno la vita: nato a Firenze e vissuto per sessant’anni a Roma, «il Santo della gioia» mentre si celebrava il Concilio di Trento e prendeva avvio la Controriforma, formava bande di giovani scapestrati trasteverini avvicinandoli alla liturgia e facendoli divertire, cantando e giocando in quello che sarebbe divenuto l’Oratorio. Chiude la rassegna delle anteprime della Lux Vide
Ho sposato uno sbirro 2: le vicende del commissario Diego Santamaria e di sua moglie Stella riprendono là dove si erano interrotte nella prima serie: con la nascita delle loro due gemelline.