Domani sera, venerdì 27 luglio, la luna offrirà lo spettacolo sempre suggestivo di una eclissi totale e sarà un evento davvero eccezionale perché con i suoi 103 minuti sarà l’eclissi totale di luna più lunga del secolo. A differenza delle eclissi di sole che interessano solamente certe zone della terra, le eclissi di luna sono invece osservabili in tutti i punti del pianeta che hanno la luna sopra l’orizzonte e dunque il tanto atteso fenomeno sarà visibile in tutta Italia. La prima fase dell’eclissi inizierà quando la luna è ancora sotto l’orizzonte e con il passar del tempo sarà possibile vedere l’ombra della terra che avanza sul disco della luna.
La fase della totalità, caratterizzata dalla colorazione rosso cupo della luna, avrà inizio alle 21.30 e terminerà alle 23,12 con il massimo del fenomeno alle 22,22. Tutta l’eclissi, invece, avrà una durata complessiva di tre ore e 55 minuti e terminerà all’1.30 di sabato.
Completerà lo spettacolo la presenza in cielo dei pianeti Venere, Giove, Saturno e Marte. Quest’ultimo, che si distingue facilmente per la sua colorazione rossastra, sarà abbastanza vicino alla luna e in condizioni favorevoli per l’osservazione trovandosi in opposizione al sole.
Qualcuno, a questo punto, potrà chiedersi come sarà possibile riconoscere i pianeti. La risposta è molto semplice. A differenza delle stelle, infatti, i pianeti sono caratterizzati da una luce ferma. Impossibile sbagliare. Poco prima dell’inizio della totalità si potrà assistere anche a un altro fenomeno di grande interesse. Sulla volta celeste, infatti, sarà possibile seguire a occhio nudo un puntino luminoso che attraversa in pochi minuti la volta celeste. Si tratta della Stazione spaziale internazionale (Iss) che sta viaggiando a circa 400 Km sopra le nostre teste a una velocità di quasi 20 mila Km/h.
Durante l’eclissi la luna non scomparirà del tutto dal cielo ma in passato alcune eclissi resero inosservabile il nostro satellite. Il 16 giugno del 1816, ad esempio, la luna fu del tutto invisibile e ciò a causa dell’eruzione del vulcano Tambora che nella primavera precedente aveva immesso nell’atmosfera enormi quantità di ceneri. Altre eclissi “oscure” si verificarono nel 1884, 1913 e 1963, tutte condizionate da precedenti eruzioni di vulcani. In passato le eclissi erano guardate con diffidenza perché, come tutti i fenomeni che turbavano l’immutabilità dei cieli, erano considerate portatrici di sciagure.
Una eclissi totale di luna, invece, trasse da un serio impiccio Cristoforo Colombo che durante il suo ultimo viaggio si trovò in gravi difficoltà a causa dell’ostilità degli indigeni che gli negarono aiuti e cibo. Colombo, però, aveva letto nell’almanacco di Regiomontano che nella notte del 29 febbraio del 1504 si sarebbe verificata una eclissi totale di luna e pertanto pensò di usare il fenomeno a suo favore. Recatosi dal capo tribù che gli si era mostrato ostile, Colombo gli disse che al Dio cristiano non era affatto piaciuto il suo comportamento e per dimostrare il suo disappunto avrebbe fatto sparire pian piano la luna dal cielo. E mentre l’ombra della terra stava coprendo la luna, Colombo disse che il Dio li avrebbe tuttavia perdonati se avessero accolto le sue richieste!
L’ultima eclissi totale di luna visibile dall’Italia si è verificata il 28 settembre del 2015. Le prossime avverranno il 21 gennaio del 2019 e il 16 maggio 2022. E queste previsioni dimostrano ancora una volta che i fenomeni celesti non sono legati a fatti oscuri e misteriosi ma sono il risultato di previsioni che si basano su leggi matematiche estremamente esatte. Ricordiamo, infine, che una eclissi di luna si verifica quando sole, terra e luna si presentano perfettamente allineati. La luna, domani, si troverà alla massima distanza dalla terra (poco più di 400 mila Km) e pertanto si presenterà alla vista leggermente più piccola. Essendo più lontana la luna sarà anche più lenta e ciò giustifica il tempo record della totalità. E a questo punto non ci resta che sperare in un bel cielo sereno.