venerdì 25 luglio 2014
​Durante le prove del Gp di Ungheria il campione ha incontrato il responsabile della rossa, Marco Mattiacci. Ha ammesso di essere andato sopra le righe
COMMENTA E CONDIVIDI
BUDAPEST – E venne il giorno delle scuse di Niki Lauda alla Ferrari. Dopo averle fatte a mezzo stampa il campione austriaco è andato nel box della rossa e ha incontrato il responsabile Marco Mattiacci. Dicendo che era andato sopra le righe. Bravo ed educato, perché altri avrebbero smentito e dato la colpa ai giornalisti, invece Niki si è fatto carico di tutto, così come ha chiesto scusa alla Brembo per averla accusata dopo l’incidente di Hamilton nelle prove del GP di Germania. Lo staff tecnico italiano è venuto apposta in Ungheria per verificare cosa fosse successo e la Mercedes ha ammesso che ci sono una serie di cause allo studio per capirlo. Dopo di che la giornata delle prove del Gran Premio di Ungheria non ha avuto più nulla da dire: Hamilton davanti a Rosberg, il tedesco è contento per come è andata, Vettel subito dietro ma ben davanti al compagno Ricciardo, come non capitava da tempo e poi la Ferrari. Alonso quarto in entrambe le sessioni, Raikkonen terzo al mattino. E’ un fuoco di paglia, si sa, ma la pista è corta e i distacchi ridotti, magari ci scappa la speranza di salire sul podio anche se la Red Bull (che essendo austriaca considera questo come il secondo GP di casa) è più veloce del solito. In pista si è parlato anche delle novità del calendario, dell’arrivo del GP di Azerbajian nel 2016 e del prossimo GP del Messico nel 2015, ma molti hanno polemizzato anche per il GP Russia a Sochi a ottobre, ancora in dubbio anche se nessuno dice niente. L’abbattimento dell’aereo della Malesyan Airlines, le difficoltà logistiche (i team stanno preparando voli charter, la stampa si arrangia anche se molte testate hanno già dato la loro defezione) stanno creando dubbi su una corsa che doveva essere il prosieguo delle olimpiadi invernali: “Non c’è nessun problema di sicurezza” dicono le fonti ufficiali. Vero, ma i problemi nascono dalle carte di credito bloccate, dai pagamenti dei team per i servizi e per alcuni sponsor che non ci vogliono andare, come Petronas che finanzia Mercedes e che è la compagnia petrolifera statale della Malesia. Andare a pubblicizzare il proprio marchio proprio lì dove è stato abbattuto un proprio aereo civile, non è sembrata una mossa indovinata, ma è anche vero che ci sono contratti firmati e penali da pagare, per cui è un vero caos a meno che qualcuno non annunci l’annullamento della gara. E parlando di annullamenti, si pensava che il Gerusalem Road Show di fine agosto, con l’esibizione, fra gli altri, della Ferrari F.1 davanti alle mura della città Santa potesse saltare in seguito alla situazione politica, ma al momento tutti gli impegni sono stati confermati e la seconda edizione dovrebbe svolgersi regolarmente come previsto il prossimo 28 agosto. Ma anche qui la situazione è in evoluzione e si attendono novità o conferme.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: